Incendio a Londra nella Grenfell Tower:due italiani dispersi
Dopo l’enorme incendio che è divampato la notte scorsa a Londra nella Grenfell Tower il bilancio si è attestato sui 12 morti e i 70 feriti. Fra questi ci sarebbero due dispersi italiani per i quali la Farnesina mantiene l’assoluto riserbo; e potrebbe trattarsi di Marco Gottardi e Giulia Trevisan, una giovane coppia da tre mesi a Londra. Ieri, durante l’incendio al telefono con i genitori.
Incendio a Londra: la città che corre, la routine che si interrompe
Immaginate la classica quotidianità fatta di impegni, cose da fare. E immaginate la notte, con i suoi momenti di stasi, con i silenzi e la vita che pian piano arriva a defluire, dopo cena lasciando spazio alla quiete. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi sicuro, se non in giro per il mondo quanto meno a casa sua; e invece no. Tutto può cambiare in un attimo. Tutto è cambiato ieri, in una manciata d’istanti a partire dall’una di notte. La routine londinese, così frenetica e in costante evoluzione, viene interrotta anche nel silenzio dalle urla degli inquilini della Grenfell Tower in fiamme. Possiamo solo immaginare di immedesimarci umanamente nel terrore e nel senso di impotenza provato da chi è di fatto rimasto intrappolato nella propria abitazione, ignaro di quanto stesse realmente accadendo al suo interno.
Incendio a Londra: i due dispersi italiani
In questo scenario si inserisce la vita di una giovane coppia, giunta da tre mesi a Londra per lavoro. Giulia Trevisan e Marco Gottardi sono due ragazzi intraprendenti: entrambi hanno 27 anni, entrambi sono veneti e sicuramente come ogni ragazzo a questa età sognano un futuro migliore. Ecco perché sono li. Per plasmare un ideale, dandogli forma, per realizzarlo affidandosi l’uno all’altra. Lei è originaria di Camposampiero, in provincia di Padova. Lui di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. La Farnesina, come anticipato per ora conferma solo che “al momento risultano dispersi due connazionali, sulla cui identità viene mantenuto il più stretto riserbo“. Dunque sebbene non vi siano conferme, non esiste molto spazio per il dubbio.
Gli aggiornamenti da Londra
Sul loro destino pesano indubbiamente le parole di Stuart Cundy, comandante di Scotland Yard alla Bbc in merito alle operazioni di soccorso. L’ufficiale, sebbene sia stato vago sul numero di persone ancora irreperibili, ha dovuto constatare lucidamente “Purtroppo non prevedo che ci saranno ulteriori sopravvissuti“. Proprio quando ha parlato alla Bbc infatti restavano ancora venti appartamenti da ispezionare su un totale di 120 e l’incendio non era ancora stato domato. Tra le persone curate in ospedale per intossicazione, stordite dal calore e attanagliate dal panico, nel tentativo di sfuggire a quell’inferno ad alta temperatura purtroppo Gloria e Marco non ci sono. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri al papà di Marco, Giannino Gottardi. “Non risultano tra le persone ricoverate negli ospedali di Londra“, spiega proprio lui e questa testimonianza cancella anche la speranza che Gloria e Marco questa notte non fossero nel loro appartamento ai piani alti della Grenfell Tower, che magari fossero altrove, a casa di amici o in giro fino a tarda ora. No, Gloria e Marco erano in quella che consideravano la loro casa, la loro isola felice all’estero, tant’è che proprio Giulia, per quella visuale che tanto ama ha dedicato più di una foto e la cui visuale su Londra Giulia aveva voluto condividere con i suoi affetti pubblicando più di una foto sul suo profilo Instagram.