Cinema

Il meglio deve ancora venire: Recensione del film in anteprima

Il meglio deve ancora venire, in uscita ad Aprile in Italia, è la nuova commedia di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patelliere: il tema della morte raccontato con un imprevedibile equivoco.

Quest’anno la Festa del Cinema di Roma ha selezionato diversi lungometraggi francesi come La belle époque o Deux. In attesa di Fête de Familie con Catherine Deneuve è stato proiettato Il meglio deve ancora venire (Le meilleur reste a venir) diretto dal duo Matthieu Delaporte-Alexandre De La Patelliere, entrambi noti in Francia e non solo per la brillante commedia Cena tra amici.

Il meglio deve ancora venire: Trama del Film

Il meglio deve ancora venire è forse una commedia, ovvero si fonda su un equivoco abbastanza inverosimile per raccontare un tema duro come la malattia e la morte. Fabrice Luchini (Arthur) e Patrick Bruel (Cesar) sono due amici di vecchia data, uno ricercatore medico di successo, previdente e paranoico, l’altro un uomo che non si è rassegnato alla mezza età ed ai suoi fallimenti.

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Cesar, dopo una caduta dalla propria finestra, si rivolge all’amico medico Arthur per farsi medicare. In ospedale, però, vengono scambiate le loro generalità ed i colleghi comunicano ad Arthur che dovrà morire a breve. In realtà è Cesar ad essere gravemente malato di cancro ai polmoni. Essendo timido e schivo, Arthur non riesce a comunicare la triste notizia all’amico Cesar, involontariamente portato a credere che sia il primo ad essere malato.

Ne nasce un equivoco, come si diceva, giocato sui doppisensi, sulle ambiguità e sulle paure di entrambi. Arthur ha certamente paura della morte dell’amico, ma decide di non rivelare la verità per non turbare i suoi ultimi giorni. In questo primo frangente l’atmosfera da film è totalmente intrisa di gag divertenti e gaffe: insomma, una commedia in piena regola.

Ad ogni modo i due riescono a recuperare tutto il tempo perduto in passato: cercano di accontentare a vicenda i propri desideri riscoprendosi caratterialmente diversi, ma in sostanza legati da una decennale amicizia. Non potranno non far sorridere e commuovere alcune sequenze che li vedono protagonisti.

La sceneggiatura funziona a tratti

Il meglio deve ancora venire è per certi sensi anche un road movie: in viaggio per la Francia e non solo riscoprendo vecchi miti, vecchie paure e risolvendo alcune questioni rimaste in sospeso. La bugia, per certi versi, gioverà ad entrambi: Arthur riesce ad uscire dal periodo di stasi che si protrae da anni e Cesar riuscirà a trattare con il suo lato ancora infantile ed adolescente. Quando l’ambiguità finirà, lo scenario muterà totalmente, pur conservando quella dose di tenerezza che ogni rapporto stretto porta con sè.

Il film del duo francese è una commedia che riesce ad intrattenere e anche ad emozionare nonostante la struttura narrativa sia abbastanza comune a questo genere di film. I due protagonisti sono anche essi tipi comuni e caricaturali: questo è il motivo per cui non tutte le gag pensate per far ridere vanno perfettamente a segno.

Il film, la cui distribuzione italiana è curata da Lucky Red e prevista per Aprile 2020, è un prodotto che riesce ad intrattenere abbastanza bene ed è ben fruibile dal mercato internazionale, non è detto quindi che non possano essere fatti remake “nazionali” come successe per Cena tra amici.

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Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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