Gyoel, Spartacus è il nuovo singolo: Video e Intervista all’autore
‘Spartacus‘ è il primo singolo di Gyoel. Il frutto di un lavoro che, afferma lo stesso ragazzo, vuole essere un invito a combattere per cambiare qualsiasi cosa, una sorta di inno alla libertà, un messaggio rivolto a tutti.
Gioele Piccinno, in arte Gyoel, è un cantante e un cantautore indipendente classe 1997. Nasce ad Alessandria e inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo della musica nel 2012. Dopo aver peso parte a diversi eventi musicali in tutta Italia, il ventunenne decide di scrivere ‘Spartacus’. Il singolo è disponibile su Spotify, Vevo, Itunes da lunedì 22 ottobre. La canzone è parte del primo ep di Gyeol, attualmente in produzione. Rivela il cantante: “E’ una canzone intensa. Le parole sono nate nella mia stanza. Stavo pensando alla mia realtà e a ciò che mi circonda”.
Proprio in occasione dell’uscita del suo singolo, Gyoel si è prestato a rispondere a qualche nostra domanda.
D: Com’è nata la tua passione per la musica?
R: La musica è entrata nella mia vita intorno all’età di 13 anni. Ho cominciato cantando con un amico per divertimento.. Si cantava in una stanza, per divertimento e fin da subito ho capito quanto fosse unica l’espressione vocale. Sono passati quasi 8 anni da quel periodo e tantissime cose sono cambiate ma ci penso ancora oggi: anni fa iniziava questo percorso e io nemmeno lo sapevo.
D: Sappiamo che sei cantautore, quali temi preferisci trattare nei tuoi testi?
R: E’ difficile definire una linea generale: ti posso dire che in “Spartacus” e nei brani che sto producendo attualmente sono presenti temi globali (attuali) in parallelismo con l’individualità di ognuno di noi. Le tematiche trattate sono quindi molto ampie e vengono espresse tramite l’uso di immagini anche molto forti. Voglio che le persone leggano e interpretino i testi in modi diversi pensando al mondo che ci circonda e a quello dentro ognuno di noi.
D: Cosa provi ogni volta che canti la canzone che tu stesso hai scritto? Immagino sia una grande soddisfazione per te!
R: Una sensazione unica. Sì, c’è qualcosa di magico e trascendentale nel concretizzare un’idea o un disegno mentale: creare insomma. Vedere “Spartacus” al mondo è una vera realizzazione per me. Abbiamo lavorato molto per vederla finita e sarà stupendo vederla vivere sul palco.
D: A cosa ti sei ispirato per scrivere il tuo nuovo singolo ‘Spartacus’ ?
R: Come indicato dal titolo, mi sono lasciato ispirare dalla storia di “Spartacus” uno degli schiavi più celebri della storia romana. La sua lotta per la libertà contro Roma e le vicende storiche legate a quest’ultima mi hanno colpito molto. Al di là della controversa figura di Spartacus, guardandomi intorno, ho colto dei legami tra alcune vicende/situazioni sociali del tempo e alcune realtà brutali che ci circondano attualmente. Il nostro è un mondo che conosce bene la violenza e in qualche modo anche la schiavitù e la distruzione. Così ho pensato ad un cambiamento, ad una rivoluzione personale dentro ad ognuno di noi. Volevo una canzone che descrivesse problemi attuali collegandosi al passato ma che allo stesso tempo invitasse a combattere per cambiare qualcosa. Una Rivoluzione umana senza spade: un invito ad unirsi per migliorare le nostre Vite e il mondo che ci circonda. Un invito ad essere dei gladiatori nell’arena che affrontiamo ogni giorno.
D: Negli ultimi anni hai preso parte a diversi eventi e programmi musicali. Qual è quello che ti è rimasto più impresso? Raccontaci le tue esperienze professionali e le emozioni che hai provato.
R: Sì, nonostante sia solo all’inizio di questa avventura come artista indipendente, ho preso parte a molti eventi e sono entrato a contatto con svariati contesti musicali negli anni passati. Le esperienze sono veramente molte e sono state così varie e preziose da rendermi consapevole sul fatto che si è sempre all’inizio e che devo ancora farne moltissime. In generale tra tutti gli eventi, quelli che mi hanno realmente lasciato qualcosa dentro sono quelli di beneficenza. Mi è già capitato di organizzarne o essere invitato a prenderne parte ed è stupendo essere su un palco e in qualche modo contribuire a qualcosa. Ho cantato spesso in locali e nei contesti più svariati; pochi anni fa sono stato coinvolto nella mia prima produzione. Nonostante il progetto non fosse mio sono rimasto affascinato dall’universo della creazione in studio. Ho visto una strada tra fogli di carta, sale di registrazione e microfoni e devo ringraziare tutte le piccole e grandi esperienze che ho fatto per questa visione. Non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo!
D: Ringraziandoti per le dichiarazione che ci hai riservato, oltre a complimentarci con te e augurarti una splendida carriera, vogliamo conoscere quali sono i tuoi prossimi obiettivi e a cosa aspiri.
R: L’obiettivo attuale è di far vivere ciò che creo e continuare a creare per portare avanti il mio progetto. Sto già lavorando a qualcosa di nuovo per i prossimi mesi.. A breve rilascerò maggiori info! Le aspirazioni per il futuro invece includono un concept album e anche dei concerti live: il lavoro da fare è veramente tantissimo e il percorso è molto lungo. Grazie a voi per il prezioso sostegno e per l’ampia intervista. Un grazie anche a tutte le persone che mi stanno accompagnando in questo percorso. Come dice il titolo di un brano dei Two Steps From Hell : “United we stand. Divided we fall”.