Attualità

Guerra in Libia 2019: la Situazione

La Libia sta tornando al centro dell’attenzione del mondo per un’escalation della guerra che dal 2011 a oggi in realtà non sembra mai essersi fermata. Gli scontri sono iniziati a inizio mese quando il generale Haftar, leader del governo della Cirenaica, ha mosso le sue truppe verso Tripoli nel tentativo di sottrarla al governo di Sarraj.

Cosa sta succedendo in Libia?

Al momento la situazione libica appare molto complessa: infatti, dopo il tentativo di conquista di Tripoli da parte delle forze di Tobruk, il fragile equilibrio tra i due governi che coesistevano negli ultimi anni in Libia è saltato gettando il Paese nuovamente nel caos. Sarraj al momento gode del sostegno più o meno convinto di gran parte dell’Occidente ed è proprio dai suoi alleati che in queste ore sta cercando appoggio. Al momento l’avanzata delle forze vicine ad Haftar verso Tripoli sembra rallentare ma non fermarsi.

In un’intervista esclusiva rilasciata a Il Corriere della Sera, Sarraj ha paventato il rischio che oltre 800.000 persone, tra cui molti terroristi, potrebbero partire alla volta dell’Europa se quest’ultima non dovesse intervenire contro Haftar. Sono in molti a ritenere che lo scenario descritto dal leader di Tripoli sia volontariamente troppo pessimistico, ma è chiaro a tutti che una precipitazione della situazione in Libia potrebbe avere pesanti ripercussioni anche sul nostro quotidiano.  Ricordiamo che Haftar gode dell’appoggio esplicito di Egitto, Emirati Arabi Uniti e, soprattutto, Russia. Nelle ultime ore sono girate indiscrezioni secondo le quali anche la Francia non sarebbe completamente ostile all’azione delle forze di Tobruk verso Tripoli ma, almeno formalmente, Sarraj gode del supporto dell’Europa.

Libia: la storia

La situazione attuale della Libia è frutto di una serie di eventi che parte dal 2011 quando anche il Paese allora sotto il controllo del generale Gheddafi viene coinvolto dal fenomeno delle ”Primavere arabe” che in quei mesi porta moltissime persone in piazza contro i regimi autoritari di tutto il Nord Africa. Il vero caos in Libia scoppia in seguito ai bombardamenti NATO di cui la Francia di Sarkozy è il principale sponsor, bombardamenti che accelerano la caduta del regime di Gheddafi, al governo dal 1968, ma che trasformano il Paese nel teatro di una sanguinosa guerra per il potere tra diverse fazioni.

Nel 2014 Haftar prende il controllo della Cirenaica e il Parlamento di Tobruk diventa il primo a godere di un riconoscimento internazionale dopo la caduta del regime di Gheddafi, ma la situazione non sembra affatto essersi pacificata: infatti, nel 2015, sotto l’egida delle Nazioni Unite, viene creato un governo d’accordo nazionale a capo del quale viene messo Sarraj che non viene riconosciuto da Haftar che mantiene il controllo della Cirenaica e si organizza per l’attacco al nemico di Tripoli che sta cercando di concretizzare in questi drammatici giorni in cui le spaccature della Libia degli ultimi otto anni sembrano acuirsi giorno dopo giorno.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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