Guerra India-Pakistan per la regione del Kashmir
Il Kashmir torna con prepotenza al centro delle cronache mondiali dopo l’abbattimento di tre aerei, due indiani ed uno pakistano, che hanno innalzato la tensione trai due stati che dalla fine del colonialismo inglese ne rivendicano il possesso. Le autorità del Pakistan hanno reso noto di aver colpito due aerei e catturato un pilota, rei di aver sorvolato lo spazio aereo nazionale, mentre l’India, che in un primo momento aveva negato tutto, ha ammesso la perdita di un aereo e del suo pilota, ma anche il respingimento con la forza di tre aerei pakistani nel territorio indiano del Kashmir e l’abbattimento di un F-16 mentre rientrava verso Islamabad. Scenari di guerra, in uno dei teatri più controversi degli ultimi anni, confermati da Asif Ghafoor, portavoce dell’esercito del Pakistan, che ha confermato l’operazione militare nella zona controllata dall’India che ha causato l’inseguimento dei jet poi abbattuti, inoltre le autorità pakistane hanno anche diffuso i video dei rottami degli aerei e dell’arresto di uno dei due piloti. L’India, come detto in precedenza aveva smentito la notizia, per poi confermare la perdita di un Mig-21 e del suo pilota, una versione parziale in cui non si chiarisce la reale esistenza di un secondo aereo colpito, ma viene altresì annunciato l’abbattimento di un F-16 pakistano. Secondo ANI, agenzia di stampa indiana, gli aerei provenienti dal Pakistan sono stati intercettati sul territorio indiano del Kashmir e poi respinti nei confini nazionali dove un F-16 per l’appunto è stato abbattuto. Notizia però respinta dall’aviazione pakistana insieme alla negazione dell’utilizzo di questi modelli nell’operazione militare. Un vero e proprio rebus all’origine di questa escalation che secondo Asif Ghafoor non dovrebbe dare esito ad ulteriori operazioni belliche, ma che serve solo per mostrare all’India la preparazione e la forza dell’esercito pakistano. Il Kashmir è al centro di scontri territoriali dal 1947, oggi è divisa in tre parti tra Cina, India e Pakistan, quando la Gran Bretagna divise la sua colonia indiana in due stati in base alla maggioranza religiosa, da allora si sono combattute tre guerre per i controlli del confine, l’ultima risalente al 2003.