Cinema

“In guerra per amore”: recensione nuovo film di Pif

E’ nelle sale cinematografiche italiane da ieri, giovedì 27 ottobre, il nuovo atteso film di Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Pif. La pellicola, diretta ed interpretata dall’artista siciliano, si intitola In guerra per amore ed arriva a tre anni di distanza dal La mafia uccide solo d’estate, sua fortunata opera prima.

La storia è ambientata a New York nel 1943, Arturo e Flora (interpretata da Miriam Leone) sono due emigranti italiani che si amano ma la famiglia di lei le ha combinato un matrimonio con un importante boss. Per poterla sposare, Arturo decide di andare in Sicilia a chiedere la sua mano al padre, non considerando i rischi della Seconda Guerra Mondiale in corso. Il protagonista decide di arruolarsi nell’esercito americano, il quale si sta preparando allo sbarco sulle coste dell’isola.

Pif dimostra ancora una volta di meritare un ruolo importante nella cinematografia italiana, riuscendo a far commuovere e sorridere al tempo stesso anche parlando di guerra, cosa che in passato era toccata ad un mostro sacro come Roberto Benigni. Altro merito che deve essergli riconosciuto, quello di raccontare per primo il post Seconda Guerra Mondiale nella sua regione, parlando dello storico triangolo fra Mafia, Stati Uniti e Repubblica Italiana. Un film che fa pensare e questo, al giorno d’oggi, non è per niente una cosa da poco.

IN GUERRA PER AMORE trailer

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