Il governo poteva evitare di adottare il lockdown a marzo?
Si, secondo alcuni professori universitari che inviarono una lettera al Premier e al Ministro della Salute per consigliare misure alternative
Un gruppo di ricercatori ed esperti aveva formulato un modello alternativo al lockdown per contrastare la dilagante diffusione del coronavirus.
Nella lettera inviata al governo veniva sottolineata l’importanza della tracciabilità, dei tamponi di massa e dell’isolamento dei positivi dal proprio nucleo familiare. Scopriamo insieme i punti di forza di questa proposta e per quale motivo non è stata presa in considerazione.
Esiste un’alternativa al lockdown?
Secondo un gruppo di scienziati il governo poteva adottare una strategia alternativa al lockdown a marzo. Tutti sappiamo cosa è successo nei mesi successivi con tutto il territorio nazionale bloccato per limitare il contagio da covid-19. La soluzione secondo questi esperti poteva essere diversa e meno traumatica per la popolazione italiana. Nel documento, consultabile sul sito lettera 150, inviato a Giuseppe Conte e al Ministro della Salute Roberto Speranza si sottolineava l’importanza dell’adozione di un modello differente rispetto al lockdown denominato CFMT ( Case Finding and Mobile Tracing ). Questo sistema si basa su tre fattori cruciali per il contenimento dell’epidemia:
- Tracciabilità
- Test di massa
- isolamento dei contagiati dal contesto familiare
Funziona il CFMT?
Secondo Andrea Crisanti :<< Bisogna seguire l’esperienza di paesi democratici quali Corea del Sud, Giappone, Taiwan e Nuova Zelanda che hanno utilizzato test di massa, tracciabilità e isolamento dei contagiati fuori dai contesti familiari perchè è evidente che oggi i nuclei familiari sono il luogo per eccellenza della diffusione della patologia da covid-19. Le famiglie sono spesso impossibilitate sia a gestire il contagio sia a evitare cluster familiari che diventano poi talvolta di condominio. Il fattore di riproduzione può essere invece abbattuto in tempo brevi ospitando i soggetti nei covid hotel in condizioni di quarantena assistita con costi ridotti rispetto a quelli di un eventuale ricovero ospedaliero>>. Il coordinatore dell’intervento Valditara Giuseppe è critico invece nei confronti del parlamento che non ha mai preso in considerazione un’alternativa al lockdown:<< Ancora una volta il governo non ascoltato gli scienziati e alla fine, dopo aver perso mesi preziosi tra la prima e la seconda ondata, ha dovuto imboccare la strada arcaica del lockdown>>.