Giuseppe Di Matteo vittima di mafia: 2,2 milioni di risarcimento alla famiglia
Il tribunale civile di Palermo ha stabilito un risarcimento di 2,2 milioni di euro per la mamma di Giuseppe di Matteo, Francesca Castellese, e il fratello del piccolo, Nicola. “È stata lesa la dignità della persona, ildiritto del minore a un ambiente sano, a una famiglia, a uno sviluppo armonioso, in linea con le inclinazioni personali, a un’istruzione. Beni e interessi di primario rilievo costituzionale che, pertanto, trovano diretta tutela, anche risarcitoria”, queste le motivazioni della sentenza. L’intera somma sarà addebitata ai boss Giuseppe Graviano, Benedetto Capizzi, Cristoforo Cannella, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e al pentito Gaspare Spatuzza. Furono loro infatti ad essere condannati per l’assassinio del piccolo Di Matteo. Giuseppe fu tenuto prigioniero per 3 anni e poi ucciso e sciolto nell’acido. Arriveranno dal Fondo Speciale dello Stato per le vittime della Mafia i 2,2 milioni di euro. Della somma totale, 400 mila euro sono stati già corrisposti come versamento provvisionale.
Giuseppe Di Matteo vittima di mafia: il rapimento del bambino
Era il 23 novembre del 1993 quando Giuseppe Di Matteo, 12 anni, venne rapito per ordine dei boss Giovanni Brusca e Matteo Messina Denaro. Il padre di Giuseppe, Santino, era diventato collaboratore di giustizia. Fu il primo a rivelare verità scottanti sulle stragi di Capaci e Via d’Amelio. Quelle rivelazioni scatenarono la reazione di Cosa nostra che affidò a Giovanni Brusca il compito di rapire il figlio di Santino. Il ragazzino venne rapito al maneggio dove si trovava per allenarsi. I criminali si travestirono da poliziotti facendogli credere di portarlo da padre. La prigionia del piccolo Giuseppe durò 799 giorni. Quando l’11 gennaio 1996 Giovanni Brusca apprese dalla tv che era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ignazio Salvo, ordinò l’omicidio del ragazzino. Il piccolo fu strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido. A far emergere tutti i dettagli dell’inquietante vicenda fu Gaspare Spatuzza, pentito di mafia. Per l’omicidio, sono sono stati condannati all’ergastolo Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Matteo Messina Denaro, ancora latitante, Giuseppe Graviano, Salvatore Benigno, Francesco Giuliano e Luigi Giacalone.