Genitori di Matteo Renzi rinviati a giudizio per fatture false
Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex Premier Matteo Renzi, sono stati rinviati a giudizio dal Gip di Firenze, Silvia Romeo, con l’accusa di emissione di fatture false. A giudizio anche l’imprenditore Luigi Dagostino, che in più rispetto ai coniugi Renzi è accusato del reato di truffa e che dal 18 giugno scorso è agli arresti domiciliari per fatture false, nell’ambito di un’altra inchiesta.
Le fatture contestate ai genitori dell’ex premier sono due: una da 20mila euro e l’altra da 140mila più Iva. La prima udienza è stata fissata per il 4 marzo del 2019.
Secondo i pm Luca Turco e Christine von Borries furono pagate fatture per “operazioni inesistenti“, cioè consulenze mai avvenute. Le due fatture risalgono al 2015 e riguardano studi di fattibilità di cui Tramor, la società di gestione dell’outlet The Mall di Reggello, a Firenze, e di cui era all’epoca amministratore Luigi Dagostino, aveva incaricato le 2 società Party ed Eventi 6.
Secondo le indagini, quegli studi non ci sarebbero mai stati, al contrario dei pagamenti, che invece sarebbero avvenuti.
“Era una decisione scontata da quando abbiamo scelto di chiedere il processo nel marzo 2018. Vogliamo infatti difenderci in un processo vero e – fa sapere l’avvocato Federico Bagattini, difensore dei coniugi Renzi – non nel tritacarne mediatico. Anche perché le fatture ci sono, sono state regolarmente pagate e il progetto per il quale Renzi ha lavorato è in corso di realizzazione: siamo dunque molto fiduciosi sul merito del procedimento”.