Frontiere esterne dell’Europa aperte dal 1 luglio
L'Unione Europea incomincera a riparire le sue frontiere esterne a partire dal 1 luglio 2020. Ad annunciarlo è l'Alto rappresentante UE Borrell.
L’Unione Europea inizierà ad aprire gradualmente le sue frontiere esterne a partire dal 1 luglio 2020. L’annuncio arriva direttamante dall’Alto rappresentante UE Borrell e da una flebile speranza agli operatori turistici.
Anche se nel mondo esistono ancora situazioni di forte criticità come in Sudamarica, qualcosa si sta incominciando a muovere nella direzione di un ritorno al normale scambio di persone e merci tra i vari Paesi del mondo. In Italia, come è noto, dal 3 giugno è possibile muoversi liberamente tra Regioni e arrivare dall’estero senza una quarantena obbligatoria. Altri Paesi europei stanno riaprendo gradualmente le loro frontiere ma entro la fine del mese si dovrebbe tornare alla libera circolazione all’interno dell’area Schengen.
Riapertura dell frontiere UE dal 1 luglio
La roadmap dovrebbe essere quindi la seguente: apertura totale delle frontiere interne entro la fine di giugno e apertura graduale delle frontiere esterne a partire dal 1 luglio.L’obiettivo, ovviamente, è quello di ritornare alla normale circolazione di merci e persone in maniera graduale e sicura evitando che spostamenti incontrollati possano far sì che il virus torni a circolare indisturbato tra un Paese e l’altro.
Come è noto, non tutti i Paesi europei si sono mostrati estremamente predisposti alle riaperture: infatti, la Grecia continua a chiedere test sierologici per i turisti provenienti dal Nord Italia mentre l’Austria solo di recente si è attivata per riaprire il confine con il nostro Paese. Al di là di qualche ritrosia, è abbastanza probabile che, almeno in teoria, questa estate sarà possibile muoversi alche al di fuori dei propri confini nazionali senza particolari restrizioni.
È evidente che le misure di sicurezza da adottare su treni ed aerei renderà più complessi e costosi i viaggi lunghi, ma per gli operatori del turismo la notizia delle riaperture delle frontiere esterne dell’Europa rappresenta comunque un motivo di speranza poiché ciò permetterebbe di ampliare un po’ di più il bacino di utenza per provare a superare questa stagione nella maniera più indolore possibile.