Milano: Foresta Verticale si espande in tutto il mondo
Qualche anno fa, Milano fu al centro delle cronache mondiali grazie all’illuminato architetto Stefano Boeri: egli decise, infatti, di creare due grattacieli completamente ricoperti di vegetazione in centro alla città meneghina.
Come spiegò in seguito, per lui quell’idea non rappresentava una trovata pubblicitaria, ma piuttosto l’inizio di una lotta personale per far sì che anche un edificio solitamente grigio ed anonimo come un grattacielo potesse essere non solo piacevole esteticamente, ma addirittura utile alla riduzione dell’inquinamento nelle grandi città.
Palazzi “Verdi” a Milano
Così, nel 2014 vennero eretti i due palazzoni verdi, ricoperti di ciliegi, meli ed ulivi; l’idea riscosse anche un buon successo, coronato l’anno successivo alla costruzione con la vittoria del premio di grattacielo più bello del mondo a Francoforte ed anche a Chicago.
Boeri stimò che, per ogni persona residente nei due grattacieli (tra cui anche il centrocampista dell’Inter Ivan Perisic), ci fossero circa tre alberi, dieci arbusti e quaranta piante; ma non solo: a completamento del progetto, vennero portate dalla Germania quasi diecimila coccinelle, in modo che queste potessero mangiare i parassiti evitando l’uso di pesticidi o altre sostanze dannose. Ovviamente l’ecosistema divenne poi habitat anche per moltissime specie di uccelli.
Quello che, però, l’architetto nostro compaesano di certo non si aspettava, è la crescente richiesta di palazzi simili in tutto il mondo: già da quest’anno, infatti, inizieranno a sorgere in varie città edifici verdi ispirati all’originale Foresta Verticale.
Le prime città ad ottenerli saranno Losanna in Svizzera, Utrecht in Olanda, San Paolo in Brasile e Tirana in Albania, ma alcuni Paesi mondiali vogliono sfruttare ancora più profondamente l’intuizione di Boeri: in Cina, ad esempio, per cercare di contrastare l’estremo inquinamento delle metropoli verrà costruita addirittura un’intera “città verde” (a Luizhou); ad Eindhoven, invece, il progetto è a scopo benefico: le case verdi che verranno costruite non saranno, come nel caso milanese, acquistate solo da persone abbienti, ma anzi saranno utilizzate come case popolari per i bisognosi.