Firenze, inseguimento tra auto. Muore uno scooterista di 29 anni
Area parcheggio del supermercato Esselunga a Firenze, zona isolotto. Inizia tutto lì: scoppia una lite tra due famiglie nomadi, che vivono al campo del Poderaccio. Parte una discussione: un uomo appartenente ad una delle due famiglie avrebbe lasciato la moglie e la famiglia della donna non accetterebbe questa situazione. La discussione degenera. I testimoni raccontano di aver sentito degli spari. L’uomo sale a bordo della sua auto e parte l’inseguimento da parte di altre due vetture. Un ragazzo di 29 anni, Duccio Dini, è fermo al semaforo, sul suo scooter Sh, in attesa che scatti il verde. Una delle auto, una Volvo grigia, lo prende in pieno e lo travolge. Il ragazzo perde il casco e vari pezzi del motorino balzano a diversi metri, sull’asfalto. La carcassa del mezzo arriva a 25-30 metri dal luogo dell’impatto. Trasportato all’ospedale Careggi, in terapia intensiva, è morto alle 19:00 di questo pomeriggio. I genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi. La Procura ha iscritto 3 persone nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ieri si era recato in ospedale a fare visita al ragazzo, ha proclamato il lutto cittadino. “Duccio non ce l’ha fatta. La sua battaglia per la vita è finita tra le braccia della sua splendida famiglia e degli amici. A loro va il profondo cordoglio di tutta Firenze. Per questo ho deciso di proclamare il lutto cittadino, per Duccio, come ho appena comunicato ai suoi genitori, che ringrazio anche per la decisione di donare gli organi, un bellissimo gesto di amore e di altruismo”, queste le parole del primo cittadino, che ha fatto sapere che il Comune di Firenze si costituirà parte civile al processo. L’uomo al volante, Amet Remzi, il cinquantottenne che avrebbe scatenato la lite, è rimasto lievemente ferito nello scontro ed è piantonato in ospedale.