Casino, l’immenso capolavoro di Scorsese, De Niro e Sharon Stone compie 14 anni [Recensione]
Il 23 febbraio 1996 esce Casino, capolavoro anche per i puristi della filmografia di Martin Scorsese, grazie al riuscitissimo sodalizio artistico con l’indomabile Robert De Niro e lo straordinario mestierante Joe Pesci.
Il film è un racconto narrativo che ruota intorno alla storia del più grande innovatore del mondo delle scommesse moderno: Frank Rosenthal alias Sam Rothstein (De Niro), nella cui biografia non manca di certo il (con molti dubbi) fedele socio Nicky Santoro aka Anthony Spilotro (Joe Pesci) e Geri McGee ossia Ginger Rosenthal (Sharon Stone).
Casino è anche un titolo controverso che divide la critica, pur senza trovare reali spettatori insoddisfatti. I puristi del genere diranno che non è il suo miglior film, niente a che vedere con “Quei Bravi Ragazzi” o “Taxi Driver”, ma comunque un film ben riuscito. Altri appassionati del regista sono completamente conquistati dallo stile istrionico del genio di Scorsese. Fortunatamente, il successo di un film non dipende interamente dalle scelte del regista ma da tutto il caleidoscopio di trama, interpretazioni attoriali, ambientazioni e sceneggiatura. L’inevitabile caduta del personaggio principale, Sam Rothstein (interpretato brillantemente da Robert de Niro) alle prese con Las Vegas sottolinea che l’ambivalenza tra la superficialità del paradiso e il vero mondo sotterraneo dell’inferno è continua per tutto il film. Ed è proprio questo aspetto che rende così attuale questa pellicola, quattordici anni dopo.
Diamo un’occhiata agli altri aspetti di questo film che è ancora un classico da vedere o riscoprire.
Sinossi del film “Casino”
Inviato dalla mafia di Las Vegas che lo usa per gestire il casino di “Tangeri”, anche se quest’ultimo vorrebbe fare il salto di qualità nella sua carriera criminale, lanciandosi da solo nel business delle sale da gioco, ormai demandato in buona parte ai casino online, che riescono a ricreare perfettamente le ambientazioni del gambling on stage. Sam parte dunque da Tangeri per cercare la sua svolta, aiutato dal suo braccio destro che gli viene affiancato, Nicky (interpretato da Joe Pesci). Il problema è che quest’ultimo prende decisioni che lo guidano verso un destino più sporco e un crimine “meno accettabile”.
Da parte sua, Sam “Ace” Rothstein gestisce il casinò con il pugno di ferro e si innamora di una prostituta, Ginger, incarnata dalla scultorea Sharon Stone. Come nelle storie per bambini, la coppia si sposa e forma una famiglia, tutto sembra riuscire, alla luce dei lustrini anni ‘70 di Las Vegas. Ma, se graffia un po’ più a fondo rispetto alla superficie, ci si rende subito conto che la rispettabile moglie e madre non ha mai dimenticato il suo ex, uomo mediocre e senza ambizioni. Così, la caduta che attende ciascuno dei personaggi è solo più violenta quando si arriva dal mondo dorato degli inferi e dai soldi facili.
Casino rappresenta una di quelle storie che va divorata la prima volta, quindi goduta la volta successiva per catturare le ricche sfumature del film e amata ad ogni ulteriore proiezione.
Chi era Frank Rosenthal, colui il quale ha ispirato questa pellicola
Frank “Lefty” Rosenthal è stato una delle persone più importanti nella storia del gioco d’azzardo: nato nel 1929 a Chicago, ha iniziato la sua carriera come eccezionale bookmaker ed è diventato rapidamente un partner della “famiglia Chicago Outfit”, cosca mafiosa della Cosa Nostra Americana. Joey Aiuppa, il padrino di Chicago, lo ha mandato a Las Vegas per occuparsi dei casinò. Frank era il presidente ufficiale degli hotel-casinò Stardust, Fremont, Hacienda e Marina.
Appena arrivato a Las Vegas, le autorità gli fanno capire che non è il benvenuto, così come i suoi amici di Chicago e che è meglio che lasci la città. Frank era sposato con Geri, una ragazza squillo di alto profilo e truffatrice che affondò rapidamente la sua vita in alcol e droghe. Frank Rosenthal era amico di Tony Spilotro, un ragazzo di Las Vegas, ma la loro amicizia si deteriora quando Spilotro ebbe una relazione con sua moglie.
Durante gli anni ’70, Frank Rosenthal presentò un programma televisivo ricevendo ad esempio stelle come Frank Sinatra. Nel 1982, fu il bersaglio di un attacco da parte di un’autobomba, ma fuggì solo con alcune ustioni. Non si è mai scoperto il vero mandante dell’agguato, ma i sospetti sono ricaduti sempre sull’ex socio Tony Spilotro.
Nel 1988, Rosenthal era nella lista nera della commissione per il gioco d’azzardo del Nevada, che sospettava di avere legami con la mafia e gli rifiutava la licenza. Egli fece appello ma la decisione fu la stessa. È morto nel 2008 in Florida.