Festival di giornalismo civile al Pan di Napoli: Ospiti
Al Palazzo delle Arti di Napoli torna il festival di giornalismo civile "Imbavagliati". Ecco il programma.
Si svolgerà dal 20 al 24 settembre al Palazzo delle Arti di Napoli, la quinta edizione di “Imbavagliati”, il Festival Internazionale di giornalismo civile.
Il Festival, ideato e diretto da Désirée Klain e promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati., si propone di dar voce a tutte quelle realtà scomode mai conosciute dal grande pubblico e raccontate da quei reporter minacciati, che hanno subito il bavaglio della censura o che sono stati uccisi mentre svolgevano il loro lavoro.
Questa rassegna non poteva avere miglior sede: il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, il luogo dov’è conservata ed esposta al pubblico la Mehari verde di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985. Un giornalista scomodo, la cui voce era meglio farla tacere per sempre.
Il tema di quest’anno è “Guerre innocenti” e si vuole porre l’attenzione sui bambini costretti a subire gli orrori della guerra e spesso ad imbracciare le armi. Durante la presentazione del programma del Festival è intervenuta la Presidente dell’Unicef Campania Margherita Dini Ciacci che ha raccontato le ancora troppe violenze che colpiscono i bambini e ha invitato i presenti a ritrovare un’umanità che anche in Italia stiamo rischiando di perdere.
Un programma ricco quello di “Imbavagliati”. Si parte il 20 settembre con una mostra del fotografo milanese Uliano Lucas e un’esposizione di vignette satiriche realizzate per combattere la censura. Non mancheranno anche illustrazioni realizzate in diretta da disegnatori come Mauro Biani e Stefano Disegni. Il sabato 21 settembre si parlerà di Sudan e della guerra che affligge il paese. Tra gli ospiti Enzo Nucci, corrispondente Rai per l’Africa subsahariana e due giornalisti della zona: Jok Madut Jok e Abdelaziz Yakub. Si parlerà anche di Afghanistan, Siria e Libia con lo scrittore afghano Alì Ehsani, la giornalista italo-siriana Asmae Dachan e la regista e attrice inglese di origini libiche Naziha Arebi, che presenterà in anteprima a Napoli un estratto del film documentario “Freedom Fields”. Il 23 settembre sarà la giornata dedicata a Giancarlo Siani e avrà luogo la consegna del Premio Siani a giornalisti, scrittori e studenti.
Il Festival sarà preceduto da un altro importante appuntamento, quello di mercoledì 18 settembre. In questa occasione, verrà assegnato il Premio Pimmentel Fonseca, in memoria della giornalista napoletana che fondò il “Monitore napoletano” e morì durante i moti rivoluzionari del 1799. Madrina d’eccezione della premiazione l’attrice Marisa Laurito. Vincitrice del premio è Helena Maleno, giornalista e attivista spagnola che da anni racconta e denuncia le violenze subite dai migranti che dal Marocco cercano di raggiungere la Spagna. Sarà inoltre insignita del premio Pimmentel Fonseca “Honoris Causa” l’attivista tedesca Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3 che lo scorso agosto ha forzato il blocco delle autorità italiane attraccando nel porto di Lampedusa.
Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto Sandro Ruotolo, giornalista napoletano da anni costretto a vivere sotto scorta per le sue inchieste sulla camorra. Ruotolo ha spiegato che la chiave per battere l’odio e il rancore è proprio la conoscenza, motivo per cui bisogna raccontare anche quelle storie difficili che non si raccontano. Claudio Silvestri del Sindacato Unitario dei Giornalisti Campania ha parlato di un giornalismo che sia garante dei sistemi democratici e che ponga la città di Napoli al centro del dibattito. E proprio sulla centralità di Napoli ha chiuso l’incontro di presentazione Nino Daniele, Assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli: «Bisogna fare in modo che Napoli diventi una città rifugio, e questo solo con “Imbavagliati” è possibile».