Falsi diplomi dei bidelli: licenziati 4 campani non in regola
Per un ambito posto di lavoro nelle scuole del Nord hanno falsificato diplomi e certificati, i 4 bidelli di origini campane (Salerno) licenziati in tronco.
I bidelli finiti sotto accertamento sono quattro, ma il numero è destinato a crescere. Sullo scandalo qualifiche professionali fasulle e sui titoli di servizio gonfiati sta indagando l’amministrazione scolastica regionale guidata in Campania dalla direttrice generale Luisa Franzese.
Nei guai anche tre insegnanti di sostegno per titoli di formazione non regolari, emessi da enti di formazione privati di Salerno, sotto inchiesta.
Di fronte ad autocertificazioni sospette, i dirigenti scolastici sono chiamati ad approfondire le verifiche, contattando le scuole che hanno rilasciato i titoli e aprendo, qualora servisse, il procedimento di esclusione dei diretti interessati dalle graduatorie Ata, fino ad arrivare, in caso di conferma delle irregolarità, al licenziamento in tronco e alla segnalazione alla Procura, che potrebbe procedere per falso in atto pubblico.
«È importante accertare che tutti gli iscritti nelle graduatorie Ata possiedano i titoli e i punteggi richiesti. In caso contrario, si tratta di un reato ed è giusto licenziare chi occupa illegittimamente un ambito posto di lavoro», ha fatto sapere Sonia Brescacin, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente.