Fabio Capello lascia il Jiangsu di Suning: Ufficiale
La notizia era già nell’aria da qualche ora ma oggi è arrivata anche l’ufficialità: Fabio Capello non è più l’allenatore del Jiangsu.
L’ex allenatore di Milan, Roma e Juventus ha rescisso il contratto con il club di proprietà di Suning, che ha già rimpiazzato il tecnico italiano con Kosmin Olariu, ex ct dell’Arabia Saudita. Attraverso un comunicato sul proprio profilo di Instagram, la società proprietaria anche dell’Inter ha così salutato Capello: “I migliori auguri a Mr.Capello, grazie per il tuo contributo e ti auguriamo le migliori fortune in futuro”. Alla base dell’addio del mister friulano, secondo i media cinesi, vi sono state diverse motivazioni. L’ex ct dell’Inghilterra non è rimasto soddisfatto del calciomercato, sia in entrata che in uscita: Capello aveva chiesto più rinforzi ma soprattutto la cessione di Alex Teixeria a favore della permanenza di Moukandjo, considerato fondamentale per i propri schemi. In più Suning pretendeva che la squadra lottasse per un posto nella Champions League asiatica, traguardo considerato irraggiungibile per gli uomini a disposizione da “Don Fabio”. Capello fu vicino alle dimissioni già al termine della scorsa stagione, ma una cena con Mr. Zhang lo convinse con alcune promesse a rimanere a capo del progetto tecnico. Promesse non mantenute che hanno convinto il tecnico a mollare lo Jiangsu dopo le prime tre giornate di campionato. Per il suo futuro è rimbalzata nelle ultime ore una clamorosa voce dall’Inghilterra che lo vedrebbe alla guida dell’Arsenal nella prossima stagione per il dopo Wenger.
L’addio di Capello è arrivato subito dopo le dimissioni da direttore tecnico della Suning Sports di Walter Sabatini: anche per l’ex dirigente della Roma, alla base del divorzio una serie di incomprensioni con il colosso cinese. Fra queste, sicuramente quelle riguardanti il calciomercato dell’Inter: arrivato per costruire una squadra da Champions League, Sabatini ha prima dovuto ridimensionare le proprie ambizioni di mercato per restare all’interno del Fair Play Finanziario e poi in seguito, si è visto bocciare trattative arrivate a buon punto come quelle per portare in nerazzurro Ramires e Pastore.