Musica

L’Eternità (Il mio quartiere), Fabrizo Moro e Ultimo: Significato e testo della canzone

I vincitori dei big e le nuove proposte dell’ultimo Sanremo si incrociano per una canzone, ”L’eternità (Il mio quartiere)”, che da oggi sarà ascoltabile nelle radio e scaricabile dalle piattaforme digitali. In realtà questa canzone è un rifacimento di un brano dello stesso Fabrizio Moro del 2013 contenuta nell’album ”L’inizio” e inserita nella raccolta da poco pubblicata ”Parole, Rumori e Anni”.

Questa canzone rappresenta la voglia di emergere e di durare per sempre. Quello che ho voluto fare nel testo, è descrivere l’eternità in ‘fotografie’. Tutte quelle piccole cose che poi vanno a formare la vita”, così Ultimo spiega il significato di questo brano, mentre l’autore Moro prova a raccontarlo con queste parole:”L’eternità è una parola lunga e larga e come questa non ne esistono tante, forse nessuna. Ognuno ne può dare la propria interpretazione a seconda di quello che sta vivendo. È una grandissima dichiarazione d’amore in tutto tondo  con tutta la consapevolezza che ne deriva. In Ultimo, rivedo me a 20 anni”.

I due artisti protagonisti di questo duetto sono entrambi romani provenienti dal quartiere di San Basilio e questo sicuramente rende il loro sodalizio artistico più intenso e migliore. Ultimo, di fatto, è stato un po’ lanciato da Fabrizio Moro che nel 2017 lo volle ad aprire il suo concerto a Roma al PalaEur.

Ecco il testo integrale della canzone:

È eterno il sorriso ingenuo di un bambino
sono eterne le mie parole in un bicchiere di vino
è eterna la radice di un albero che ha visto la storia
un pensiero contaminato dalla memoria
è eterno chi ha scelto di vivere a suo modo
la mia voglia, la pace, la guerra fra il gatto ed il topo
è eterno un soffio di vento mentre chiudii tuoi occhi
e ogni cosa che ti da un’emozione quando la tocchi

Aspetta qui per un minuto
e stringi le mie mani fino all’infinito
che se ti guardo io non ci credo che da domani sarà tutto cambiato
e non ci vedremo più
quando in fondo l’eternità per me sei tu

È eterna la festa che fanno nel mio quartiere
chi salta dalla vetta più alta quando sta per cadere
la leggerezza quasi scontata di questa canzone
gingerun’idea che cambia il pensiero di tante persone

Aspetta qui per un minuto
e stringi le mie mani fino all’infinito
che se ti guardo io non ci credo che da domani sarà tutto cambiato
e non ci vedremo più
quando in fondo l’eternità per me sei tu na na na na
na na na na na

È eterna la strada che porta dentro ai nostri discorsi
l’abbraccio di un figlio al padre per tutti i suoi sforzi
è eterna la vita se riesci a capirla
non ti chiedo di amarla
ma di riuscire a sentirla
è eterno un ragazzo che sogna con gli occhi bagnati
la tua voce al mattino che azzera gli incubi e gli anni passati
è eterno tutto questo se riesci a dargli un senso
ti prego adesso aspetta

Aspetta qui per un minuto
e stringi le mie mani fino all’infinito
che se ti guardo io non ci credo che da domani sarà tutto cambiato
e non ci vedremo più
quando in fondo l’eternità per me sei tu na na na na
na na na na na

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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