Cronaca

Esplosione a Treviglio in una fabbrica: due operai morti

È di questa mattina la notizia dell’esplosione entro una fabbrica di mangimi a Treviglio, nel Bergamasco, alle ore 10. Le vittime accertate al momento sarebbero due italiani, intanto sono intervenuti i vigili del fuoco a sedare l’incendio, i soccorritori del 118 e i carabinieri.

Sino a pochi minuti fa dal suo interno fuoriusciva del fumo. Lo stabilimento dal nome “Ecb company”, nacque nel 1966 da Lorenzo e Franco Bergamini e solo nel 2017 fu acquisita dal gruppo tedesco Saria. Per ora il bilancio è provvisorio. Dalle prime fonti certe si sostiene che ad esplodere sia stato un serbatoio adoperato come essiccatoio per la produzione di farina e altro materiale organico destinato agli animali domestici.

esplosione Treviglio

Si indaga sulle dinamiche dell’incidente, forse in occasione delle festività pasquali si erano fermate le lavorazioni abituali e si eseguivano così le attività di manutenzione o ancora alcuni operai vista la presenza di alcune rimanenze avevano deciso di portare a termine la lavorazione. Entro lo stabile al momento possono accedervi solo i vigili del fuoco data l’enorme quantità nell’aria di anidride carbonica. Il tutto fa pensare che dall’inizio del nuovo anno sono moltissime le morti sul lavoro, in pochi mesi la stima sale intorno a 143 vittime. Si ricordano i poveri operai deceduti al porto di Livorno e solo il giorno seguente l’altro lavoratore morto alla stazione di Bologna, sino a oggi, un giorno di festa che per le famiglie di questi poveri uomini si è trasformata in un immenso dolore. Queste nuove morti bianche fanno allora riflettere circa la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il T.U. 81/08, materia generale che non è ben specifica su tali problematiche. Esistono degli obblighi per le aziende che molto spesso non sono rispettate a causa dei costi e degli scarsi ricavati. Il che fa emergere tanti quesiti su chi dovrebbe occuparsi di una simile triste tematica, certo è che la politica gioca un ruolo di rilievo e proprio da questa si potrebbe porre fine a simili tragedie mortali di donne e uomini che anche nei giorni festivi pongono al primo posto il loro lavoro.

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