Enzo Fragalà, ucciso dalla mafia: arrestate 6 persone
Il 26 Febbraio di sei anni fa moriva Enzo Fragalà, avvocato palermitano ucciso dalla mafia. Oggi, in seguito alle indagini della Procura distrettuale di Palermo, si è potuti giungere all’arresto di sei persone: Antonino Abbate, Salvatore Ingrassia, Antonino Siragusa, Paolo Cocco e Francesco Castronovo, Francesco Arcuri.
Ucciso dalla Mafia
Enzo Fragalà venne ucciso perché, come altri prima di lui, era d’intralcio alle attività illecite dei boss. Quello che il coraggioso avvocato aveva intenzione di fare era portare alcuni suoi assistiti a collaborare con la magistratura contro le organizzazioni mafiose del luogo. Tutto ebbe inizio quando, l’avvocato Enzo Fragalà, subì un’aggressione davanti alle porte del suo studio quel 26 febbraio 2010, in seguito alla quale morì tre giorni dopo all’ospedale Civico.
Tra il 2013 e il 2014, in seguito ad alcune intercettazioni, si sarebbe giunti ad una conclusione che vedeva come i possibili responsabili gli affiliati al clan Borgo Vecchio. Qualche tempo dopo uno degli affiliati al suddetto clan, Francesco Chiarello, decise di diventare un collaboratore di giustizia. Secondo le dichiarazioni di Chiarello gli esecutori materiali di quell’omicidio furono Francesco Castrovo e Paolo Cocco, colui che individuò la vittima fu Antonino Siracusa, mentre gli altri parteciparono alla fase organizzativa dell’omicidio. Decisive dunque le confessioni di Francesco Chiarello. In base alle dichiarazioni del pentito, ex affiliato del clan Borgo Vecchio, sarebbe emerso, dunque, quello che potrebbe considerarsi come il reale obiettivo dei boss di Cosa Nostra: quello di “dare una lezione” a tutta la classe della magistratura palermitana e riaffermare il rispetto per la classe mafiosa. “Doveva parlare più poco”, si sente da alcune delle intercettazioni delle persone accusate.