Emanuela Orlandi, ordinata l’apertura di due tombe nel cimitero teutonico in Vaticano
ll Vaticano ha deciso di aprire due tombe nel cimitero teutonico in territorio vaticano il prossimo 11 luglio.
Parole e parole sono state spese sul caso di Emanuela Orlandi, sono state battute diverse piste e si è indagato anche oltre oceano ma adesso il Vaticano ha deciso di aprire due tombe nel cimitero teutonico in territorio vaticano. Ma la speranza della famiglia di Emanuela è ormai quasi persa poichè sono davvero stanchi di perseguire qualcosa che sembra essere nascosto e che al tempo stesso ci sia qualcuno che tenta di celare qualcosa ci misterioso. Ma il prossimo 11 luglio alla presenza dei legali delle due parti, verranno aperte due tombe.
Una svolta ?
Ogni volta che viene fuori una notizia su Emanuela Orlandi, sembra che ci si trovi davanti ad una svolta ma purtroppo non è stato sempre così. Diversi passi avanti si sono fatti in questi anni, il ritrovamento del flauto della giovane, l’apertura di un dossier, il ritrovamento di ossa umane all’interno di una nunziatura, ora il Vaticano ha accolto la richiesta della famiglia Orlandi di aprire una tomba. Sono passati ben 36 anni da quando il 22 giugno 1983, Emanuela fu vista per l’ultima volta ma il prossimo 11 luglio potrebbe veramente essere il giorno della svolta. Verranno aperte due tombe nel cimitero teutonico dopo che una segnalazione anonima invitava ad aprire una tomba del 1857. Il legale della famiglia Orlandi a seguito di ciò aveva posto la seguente domanda: “Possibile che una tomba così antica sia meta di devozione?”.
La decisione
A rendere nota la notizia della decisione della Santa Sede è stato il portavoce ad interim della Sala Stampa, Alessandro Gisotti il quale con una nota ha fatto sapere che: “La decisione giunge dopo una fase di indagini nel corso della quale l’Ufficio del Promotore – con l’ausilio del Corpo della Gendarmeria – ha svolto approfondimenti tesi a ricostruire le principali tappe giudiziarie di questo lungo doloroso e complesso caso. Va ricordato che per ragioni di carattere giuridico l’autorità inquirente vaticana non ha giurisdizione per svolgere indagini sulla scomparsa, avvenuta in Italia, di Emanuela Orlandi; indagini che peraltro sono state condotte dagli inquirenti italiani – sin dalle prime fasi – con scrupolo e rigore professionale. Pertanto, l’iniziativa vaticana riguarda soltanto l’accertamento della eventuale sepoltura del corpo di Emanuela Orlandi nel territorio dello Stato vaticano”. Ora dunque non resta che attendere il prossimo 11 luglio per sapere qualcosa in più, certo è che la paura della famiglia Orlandi è di fare ancora un buco nell’acqua ma non tutto ancora è perso.
Dichiarazione del Direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti – https://t.co/O07WLrwPOg
— Holy See Press Office (@HolySeePress) July 1, 2019