Elvis Presley, 40 anni fa la morte del re del rock’n roll
Sono passati esattamente 40 anni da quel fatidico giorno in cui Elvis Presley, indiscussa icona rock’n’roll, veniva trovato, dalla fidanzata Ginger Alden, privo di vita nel bagno di una delle camere di Graceland, la sua lussuosa residenza a Memphis (Tennessee). La causa della morte avvenuta all’età di 42 anni è da riscontrare in un’aritmia cardiaca.
Nonostante le sue siano normalissime canzoni, che non contengono niente di osceno o rivoluzionario, Elvis è stato fonte di ispirazione per molti musicisti e interpreti di rock and roll e rockabilly, per la proposizione di un sound nuovissimo e per il suo modo di cantare. La sua presenza scenica e la mimica con cui accompagnava le sue esibizioni hanno esercitato notevole influenza sulla cultura statunitense e mondiale, tanto da essere soprannominato il Re del Rock and Roll. Con uno stile che, prese le dovute distanze dal gospel, blues e country, diventa una vera personificazione del r’n’r/ rockabilly, Presley scatena sentimenti e sblocca le inibizioni tutta una generazione rimasta, in quegli anni, in attesa di un simbolo in cui identificarsi.
Nell’elogio funebre, il presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter affermerà: “La morte di Elvis Presley priva il nostro Paese di una parte di se stesso. La sua mirice e la sua personalità, fondendo gli stili del country bianco e del rhythm and blues nero, ha cambiato permanentemente la faccia della cultura popolare americana. Il suo seguito era immenso ed egli fu un simbolo, per la gente di tutto il mondo, della vitalità, del carattere ribelle e del buon umore di questo Paese”.
Chi era Elvis Presley? Breve biografia
Nato a Tupelo (Mississippi) l’8 gennaio del 1935, Elvis Aaron Presley è stato un noto cantante e attore. Presley appare subito al suo primo produttore (Sam Phillips) come l’incarnazione di un sogno: un cantante bianco con il timbro e il feeling di un “negro”. Ma la vera caratteristica di Elvis è quella d saper entrare in modo convincente nel ruolo del giovanotto sovraeccitato e del seduttore romantico. In entrambi i casi, è molto importante la sua tecnica di ripresa microfonica che amplifica ogni singola increspatura della voce, come se stesse urlando o bisbigliando nell’orecchio di chi l’ascolta. Il bell’aspetto, la famosa mossa del bacino e l’indubbia capacità di scrivere canzoni fanno il resto.
In oltre venti anni di carriera, la sua attività musicale è stata poliedrica e multiforme. La sua notevole produzione discografica, la mole di concerti e i suoi molteplici interessi hanno spaziato su più generi: dal rock and roll al rhythm and blues, passando per il country and western, il gospel, lo spiritual, il traditional e il pop. In ventiquattro anni ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo e conquistando il record di dischi venduti da un solo cantante.
Nel 1954 debutta con “That’s All Right” per la Sun Records di Sam Phillips, etichetta con la quale pubblica anche altri singoli tra cui “Mystery Train”. Nel ’56 passa alla RCA e sotto la guida del colonnello Tom Parker arrivano i primi grandi successi come “Heartbreak Hotel”, “Love Me Tender”, “Hound Dog”, “Jailhouse Rock” e “All Shook Up”, i primi di una carriera che li conferisce, da subito, uno status leggendario. I sessanta sono gli anni post servizio militare, delle accuse di razzismo e del debutto a Hollywood, ma li passa anche a far uscire dischi in gran quantità: non tutto possiede lo stesso livello qualitativo, ma certamente pezzi come “Little Sister”, “(Marie’s The Name) His Latest Flame”, “In The Ghetto” e “Suspicious Minds” sono piuttosto pregevoli.
Negli anni settanta, nonostante la sua produzione non sia qualitativamente la migliore, Elvis conduce un’attività concertistica molto prolifica, si esibisce, infatti, in quasi un migliaio di concerti, ad una media di uno ogni due giorni e mezzo circa, tenendone anche due o tre nello stesso giorno. L’ultima esibizione di Presley è a Indianapolis al Market Square Arena il 26 giugno 1977. Il 16 agosto del 1997 viene trovato senza vita a Graceland, la sua lussuosa residenza. Elvis muore all’età di 42 anni a causa di un’aritmia cardiaca.
Elvis Presley nella Hall of Fame
Delle 500 canzoni contenute nell’Hall of Fame, Elvis detiene il record di presenze con ben 6 brani. Due sono del suo periodo alla Sun (“That’s All Right” e “Mystery Train”), tre dei primi anni alla RCA (“Heartbreak Hotel”, “Love Me Tender” e “Jailhouse Rock”, è una del ’69 (“Suspicious Minds”).
Discografia di Elvis Presley
1956 – Elvis Presley
1956 – Elvis
1957 – Elvis’ Christmas Album
1960 – Elvis Is Back!
1960 – His Hand in Mine
1961 – Something for Everybody
1962 – Pot Luck
1967 – How Great Thou Art
1969 – From Elvis in Memphis
1969 – From Memphis to Vegas/From Vegas to Memphis
1971 – Elvis Country (I’m 10,000 Years Old)
1971 – Love Letters from Elvis
1971 – Elvis Sings the Wonderful World of Christmas
1972 – Elvis Now
1972 – He Touched Me
1973 – Elvis (“Fool” album)
1973 – Raised on Rock/For Ol’ Times Sake
1974 – Good Times
1975 – Promised Land
1975 – Today
1976 – From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennesee
1977 – Moody Blue