EGO International, il futuro dell’internazionalizzazione
Nonostante le sfide e gli scenari differenti che si delineano con l’arrivo dell’estate e con l’evoluzione della questione sanitaria, quello dell’export è un tema costante, immancabile, nel discorso pubblico italiano. Non c’è da stupirsi: anche nei periodi più complessi, la capacità di proporre oltre confine il meglio del Made in Italy ha rappresentato un importante aiuto per le imprese dello Stivale capaci di sfruttare questo canale di vendita.
Un concetto, quello della complementarità dei mercati esteri, che sta da tempo alla base della visione di EGO International, azienda di consulenza per l’internazionalizzazione che si inserisce nel dibattito con recensioni, commenti e opinioni sul tema della vendita e dei mercati globali. L’azienda di Rimini dedica ampio spazio alla divulgazione e all’informazione all’interno del suo sito (www.egointernational.it), evidenziato i trend più recenti e le possibilità da cogliere per investire in questo senso.
Il più recente update di EGO International fa luce sui primi sviluppi dell’anno, e condivide spunti di riflessione interessanti. L’opinione degli esperti riflette quelli che sono i numeri ufficiali: se da una parte le oscillazioni si fanno sentire, dall’altra i mercati globali offrono ancora spazio e margine di profitto per le imprese più capaci. L’azienda di Rimini indica per esempio l’aumento di vendite di beni intermedi, oltre che il buon trend osservato nel mercato dei prodotti in metallo e degli apparecchi elettrici. Si tratta anche di una questione di percezione: le PMI italiane credono nell’internazionalizzazione?
Da questo punto di vista hanno fatto parlare le recensioni positive dall’americana Grant Thornton, che in un recente studio ha indicato come, l’anno scorso, il numero di imprese italiane desiderose di investire nei mercati esteri sia aumentato del 6%.
Vendita all’estero: non solo Unione Europea
Altro aspetto da non sottovalutare nelle recensioni proposte dagli esperti di EGO International è quello dei mercati di sbocco per le merci italiane. Le opinioni dell’azienda riminese, infatti, non si concentrano unicamente sui Paesi europei più prossimi (Germania e Francia, ad esempio), ma indicano anche le possibilità offerte da mercati differenti. Si veda per esempio l’est Europa, con la Polonia che, stando alle recensioni di EGOInterantional, ha mostrato una tendenza essenzialmente positiva, con un +5,8% di richiesta nel primo mese dell’anno.
Ruolo fondamentale giocano anche Paesi come la Cina, oltre che l’Oceania e il Mercorsur, l’America Latina con Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela, Bolivia, Cile, Perù, Colombia ed Ecuador. L’esportazione extra-UE rappresenta secondo le opinioni degli addetti ai lavori un’occasione ghiotta per le imprese italiane più capaci, e presenta sfide sicuramente stimolanti: da un lato diventa sempre più importante l’attività propedeutica alla vendita – come lo studio del mercato di interessa, l’adattamento del prodotto alle specificità locali e culturali – dall’altro offrono all’azienda spunti per crescere, in tutti i sensi.
Sfide e opportunità per le piccole imprese
Fondamentale, dunque, l’accurata pianificazione del processo di internazionalizzazione – un concetto che EGOInternational ricalca, indicando l’importanza di stilare obiettivi ben definiti e realistici. I trend e le opinioni degli esperti sembrano dunque confermare quello che i numeri e le recensioni dipingono: la vendita all’estero non è più appannaggio di poche grandi multinazionali ma, grazie all’outsourcing, può essere vista come strategia di crescita complementare anche dalle PMI e dalle aziende di dimensioni più piccole. Un segnale positivo per l’economia italiana, in questi tempi sicuramente particolari.