E’ Morto Tommaso Labranca, lo Scrittore del trash
Si è spento all’età di 54 anni Tommaso Labranca, noto scrittore, autore, conduttore radiofonico ed editore italiano. A darne l’annuncio questa mattina Gianni Bondillo, con un commosso saluto su www.nazioneindiana.com. Le cause del decesso, avvenuto questa notte, sono ancora sconosciute.
Scrittore del trash, raggiunge la notorietà nel settore con il suo capolavoro, dall’emblematico titolo Andy Warhol era un coatto. Vivere e capire il trash. Inventore del concetto di emulazione fallita, racconta di un mondo che si è ridotto a essere una manica di cialtroni. Un’accusa tanto forte quanto sincera, portata avanti Estasi del pecoreccio. Perché non possiamo non dirci brianzoli, sua seconda pubblicazione di successo.
Deciso e imprevedibile sperimentatore, nel 1997 porta alla luce il suo esperimento di letteratura campionata, scrivendo e dando alle stampe Labranca remix, in cui una ventina di autori rielaboravano alcuni suoi scritti. Unitosi alla corrente del Nevroromanticismo nel 1997, si impegna come animatore nel gruppo dei Cannibali. Del 2002 il suo ultimo grande successo letterario, Neoproletariato. La sconfitta del popolo e il trionfo dell’eleghanzia.
Nel 1997 è autore di Anima mia, programma televisivo condotto da Fazio e Baglioni. Da metà del primo decennio degli anni duemila si appassiona alla radio, debuttando su Play Radio con Plug & Play. Poi le collaborazioni con i quotidiani e con le riviste, seguite dalla fondazione della casa editrice 20090. Oggi l’Italia saluta l’autore autodefinitosi “l’emulazione fallita di Tom Wolfe”.
Leggi anche: