Duccio Dini incidente: arrestati quattro rom per la morte del ragazzo
Sono scattate questa mattina all’alba, nei confronti di quattro rom, le misure di custodia cautelare per la morte di Duccio Dini Il ragazzo, 29 anni, era rimasto coinvolto in un inseguimento lo scorso 10 Giugno, mentre era a bordo del suo scooter. L’incidente avvenne nel quartiere Isolotto, a Firenze. Trasportato d’urgenza all’Ospedale Careggi, morì il giorno seguente, per le gravi ferite riportate. I provvedimenti sono stati richiesti dalla Procura e concessi dal giudice per le indagini preliminari, sulla base delle indagini. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti. La richiesta è partita dalla Procura della Repubblica del capoluogo Toscano, a seguito degli approfondimenti investigativi. I quattro uomini arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Sollicciano.
L’inseguimento a Via Canova
Le indagini hanno appurato che, la mattina del 10 Giugno, i sei uomini finiti in manette avessero organizzato una vera e propria operazione punitiva contro il 43enne macedone Bajram Rufat, colpevole di aver lasciato la moglie qualche giorno prima. Duccio Dini era fermo al semaforo sul suo scooter SH, in attesa che scattasse il verde, quando le auto coinvolte, si rincorsero e speronarono, ad una velocità di 100 Km orari. Il ragazzo fu colpito in pieno, pezzi del suo scooter furono sbalzati tutt’intorno. Ricoverato all’Ospedale Careggi, morì il giorno dopo. I genitori del giovane chiesero la donazione degli organi e il capoluogo Toscano proclamò il lutto cittadino, per ricordare un giovane molto conosciuto e benvoluto in città.
“Blitz dei Carabinieri all’alba, arrestati altri 4 Rom per l’omicidio di Duccio Dini, travolto mentre questi delinquenti si inseguivano a folle velocità per le strade di Firenze.
Devono MARCIRE in galera. Tornerò presto in città. Chi sbaglia paga“ ha twittato questa mattina il ministro degli Interni, Matteo Salvini.