Attualità

Nuovo DPCM, Conte firma il provvedimento

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo DPCM che entrerà in vigore venerdì 6 novembre

Il provvedimento, che sarà valido fino al 3 dicembre, verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore. Quali sono le nuove misure restrittive?

Ecco le nuove misure, secondo quanto prevede la bozza del Dpcm

Coprifuoco dalle 22 alle 5

Si legge nel DPCM: “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Divieto di spostamenti nelle zone a rischio

Nelle zone ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell’Iss, ovvero quelle caratterizzate da uno scenario di “elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità” “è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Ciò riguarda “Regioni o parti di esse”. Inoltre intercorre una differenza tra le zone dello scenario 3 e quello dello scenario 4: nell’ultimo caso, infatti, sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, dunque a livello comunale e provinciale.

Chiusura negozi e mercati

Chiusura negozi e mercati in Regioni, province e comuni a massimo rischio. L’articolo 1 ter. recita: “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”. Stop che riguarda anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (tranne la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Confermata l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Per quanto riguarda le zone ad alto rischio, quindi le cosiddette arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

Trasporti

Il DPCM prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”.

Smart working

Lo smart working è previsto sia per il settore privato che per la Pubblica amministrazione, con annessi ingressi scaglionati del personale. In particolar modo le pubbliche amministrazioni dovranno assicurare “le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato” e “con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione”. Dunque toccherà al dirigente garantire il massimo livello di smart working.

Obbligo mascherine alle elementari e medie

Scatta l’obbligo delle mascherine per gli studenti che frequentano le scuole elementari e medie. “L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza – si legge nella bozza – con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.

Divieto crociere

È vietato lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, ad eccezione delle crociere che lavorano entro l’8 novembre. Peraltro è consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta ‘inoperosa’.

Ok a concorsi sanità

È prevista la “sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”. Lo stop ai concorsi era stato previsto dal governo in una prima bozza del Dpcm del 24/10 salvo stralciare il comma successivamente, su richiesta delle Regioni.

Stop agli spogliatoi

Non è prevista la chiusura dei circoli sportivi nei territori nazionali non soggetti a ulteriori restrizioni (come nelle zone rosse) ma è vietato l’uso degli spogliatoi. L’articolo 1, comma f, ricorda che “sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”. “Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli”.

Per quanto riguarda le zone rosse, si stabilisce la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all’aperto. È solo consentito “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo” di mascherine. Si può inoltre svolgere “attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale”.

Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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