Donne Rom Rinchiuse in un cassone alla Lidl, l’avvocato: “Nel Video non c’è richiamo razziale”
Dopo il video con le due donne rom chiuse dentro un cassonetto in supermercato Lidl, interviene l’avvocato Franco Ciullini che difende gli interessi dei dipendenti denunciati dopo aver girato e diffuso il video.
Ha fatto scalpore il video che è stato visto in tutta Italia causando reazioni di ogni tipo e di ogni personalità sociale e politica, arrivano anche le parole del legale di uno dei lavoratori che avevano rinchiuso le donne nomadi all’interno del gabbiotto. L’avvocato Franco Ciullini spiega: “Chiediamo che i due dipendenti vengano immediatamente ripresi al lavoro. Ci sono altri filmati che girano dove si vede chiaramente che una delle nomadi ha avuto rapporti tranquilli con i ragazzi del supermercato. In nessuna parte del video non c’è alcun richiamo di carattere razziale, non vogliamo scendere su questo piano e se ci sarà un reato i ragazzi ne risponderanno, ma basta con i richiami al razzismo che non esiste”.
DONNE RINCHIUSE IN UN CASSONE: PARLA UNA DELLE DUE
Inoltre, arrivano anche le parole della protagonista del “sequestro“, ovvero Margherita, una delle due donne che erano state intrappolate. La donna ha 46 anni, è di origini rom ed era solita andare, di buon mattino, a chiedere l’elemosina davanti al supermercato. La nomade spiega quello che è successo: “Non faccio casini, è stato uno scherzo. Sono ragazzi buoni, li conosco. Sono buoni, non so cosa gli sia successo, ma non sono arrabbiata. Io gridavo apri, apri apri. Alla Lidl non andrò più, lì è finita”.