Dimissioni Tavecchio e Ventura dopo l’eliminazione dell’Italia?
Sia chiaro. I colpevoli non sono, di certo, solo Tavecchio e Ventura. È ormai evidente come sia l’intero sistema a non funzionare. Ventura e Tavecchio rappresentano solo la punta di un iceberg ben più grosso che rischia però di collassare. L’eliminazione dell’Italia dalla corsa ai Mondiali di Russia del 2018 è forse il momento più basso per il calcio italiano.
Neanche 30 anni fa la Nazionale riuscì a scendere così in basso. Il cammino degli azzurri verso il Mondiale è stato costellato da prestazioni deludenti, scelte tecniche e tattiche discutibili ma forse il problema, vero, parte da lontano. Quando Tavecchio scelse Ventura gli italiani (che pure sono un popolo di navigatori e allenatori) mostrarono un disappunto senza precedenti. L’ex tecnico del Torino non era (come del resto ha dimostrato di non essere) all’altezza della situazione.
Dimissioni di Tavecchio dopo l’eliminazione?
Il calcio italiano vive però un momento complicato. Ventura sarà capro espiatorio, Tavecchio non dovrebbe attendere neanche qualche secondo per lasciare la FIGC. In fondo Ventura l’ha scelto lui. Eppure il problema è più profondo: come Gigi Buffon provò a sostenere qualche tempo fa, in campo ci vanno i giocatori. In campo ci va un gruppo di 11 uomini che, nella corsa al Mondiale, ha mortificato l’intero movimento e lo sport italiano.
Flop su flop. Quattro stelle sul petto e l’unica squadra che, da Campione del Mondo, non è scenderà in campo in Russia. Al di là delle scelte tecniche, dare la colpa solo a Ventura sarebbe riduttivo. È la Nazionale, in blocco, a dover fare mea culpa (a partire dal suo Presidente).