Dimissioni Renzi, Di Maio e il Movimento 5 Stelle al Governo?
La possibilità di un governo 5 stelle dopo la sconfitta di Renzi alle elezioni referendarie
A poche ore dalla sconfitta della Riforma Renzi-Boschi e dalle dimissioni del premier, ricominciano le campagne politiche per la formazione di un nuovo governo. A ricomporre il puzzle sarà il Presidente della Repubblica, Mattarella, sulle cui spalle grava la scelta della formazione provvisoria di un nuovo governo che sia di scopo o tecnico. Dal canto suo il Movimento 5 stelle chiede a gran voce che si arrivi alle elezioni anticipate.
Il primo a parlare di elezioni anticipate è stato Beppe Grillo, che sui social ha richiesto l’arrivo anticipato alle elezioni, previste altrimenti per il 2018, attraverso la legge Italicum. Uno scivolone quello di Grillo, che ha sempre definito l’Italicum come una legge antidemocratica.
A sistemare la situazione ci pensa Danilo Toninelli, che meglio spiega:” Dite che l’Italicum è la legge dei nominati? Ma voi pensate che questo Parlamento ci lascerebbe partecipare, ci lascerebbe incidere? Questo Parlamento avrebbe come unica intenzione quella di fare una legge contro di noi”. Per questo, insiste il deputato M5S “attendiamo i correttivi che la Consulta farà e poi andiamo a votare con questa legge: saranno le prossime Camere, legittimamente elette, a scrivere quella nuova”.
Tra i possibili premier di un governo del Movimento 5 stelle si presenta ovviamente Luigi Di Maio. Queste le parole del candidato del M5s subito dopo le dimissioni di Matteo Renzi:” Oggi ha perso l’arroganza al potere. Con questo risultato elettorale è finito il tempo dell’uomo solo al comando, ha perso quella parte di politica italiana che pensa sia populismo parlare di abolizione di Equitalia o parlare di reddito di cittadinanza“. Poi ha aggiunto “ Da domani siamo al lavoro sul programma di governo e la futura squadra di governo M5s”.
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