Davide Nicola, Lettera al Figlio morto: “È la nostra vittoria”
Il Crotone si è salvato, grazie al suo condottiero: Davide Nicola. L’allenatore torinese ha dedicato una lettera al figlio morto alla tenera età di 14 anni. Ecco le parole scritte dal tecnico del Crotone su Facebook in memoria di suo figlio Alessandro, che è venuto a mancare alla famiglia Nicola nel 2014 a causa di un incidente stradale. Il giovane Alessandro era stato investito da un pullman mentre tornava a casa in bicicletta.
“Ciao amore mio. Non so dove tu sia, né cosa stia facendo. Forse sei su quella nuvola che quella sera era su di me, quando correvo per far volare in cielo la tua lanterna. Forse sei qui affianco a me; si, sono sicuro che tu sei qui vicino a me. Quest’anno complicato lo abbiamo affrontato insieme perché tu mi sei sempre stato accanto. Con la tua energia mi hai dato la forza di lottare e di credere nell’impossibile” – scrive un malinconico Davide Nicola.
L’incidente del figlio di Davide Nicola
Il piccolo Alessandro Nicola militava nelle giovanili del Livorno, squadra allenata dal padre Davide. Il 14enne tornava a casa in bici dopo l’allenamento con la squadra toscana la sera dell’incidente. Un pullman l’ha investito, strappandolo via dalle braccia del padre e della madre. La perdita del figlio ha rappresentato un trauma incredibile per l’attuale allenatore del Crotone. Questo, però, non si è mai arreso dedicando ogni suo gesto al piccolo Alessandro. Davide Nicola, infatti, resosi protagonista della salvezza miracolosa del Crotone, dedica e ringrazia il figlio del risultato.
“Ale, questa vittoria non è solo mia, è nostra, simile alla promozione del Livorno in A che avrei voluto festeggiare con te. Avrei voluto prenderti la mano la sera della salvezza e festeggiare insieme a te. Avrei voluto guardare il tuo sorriso, i tuoi occhi. Tutto ciò è solo per te e ogni mia conquista è la tua, ogni mia vittoria sarà tua. Voglio che il tuo cuore continui a battere per te e che tu possa vivere in me per sempre, figlio mio” – conclude Davide Nicola.