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Da quanto tempo circolava il Coronavirus in Italia?

Probabilmente il Coronavirus circolava da ben prima del primo caso di Codogno. Ecco quali sono gli studi e le ipotesi in merito.

Il Coronavirus in Italia circola da ben prima del 20 febbraio? È questa la domanda che si pongono in molti e alla quale si tenta di rispondere per ricostruire al meglio le tappe dell’epidemia.

Seppure con tutti i doverosi richiami a non abbassare troppo la guardia, l’Italia sembra essere abbondantemente avviata verso l’uscita dall’emergenza Coronavirus che l’ha attanagliata per mesi causando oltre 30.000 morti e una crisi economica probabilmente senza precedenti. A bocce quasi ferme aumenta il desiderio di guardare a ritroso e provare a risalire all’origine di questa epidemia che molto probabilmente è iniziata ben prima del tampone positivo al così detto paziente 1 di Codogno.

Il Covid in Cina circolava da ottobre?

Secondo una ricerca scientifica della Harvard Medical School di Boston anticipata dalla CNN, ci sarebbero ragioni abbastanza fondate per affermare che il Coronavirus circolasse abbondantemente in Cina fin dalla fine della scorsa estate. La ricerca si baserebbe su immagini registrate da un satellite che avrebbe registrato un abnorme aumento dell’affluenza presso i cinque ospedali di Wuahan a partire dalla fine di agosto 2019.

In sostanza l’ipotesi è che la megalopoli cinese epicentro della pandemia, in maniera consapevole o meno, stesse facendo i conti con il Covid diversi mesi prima che il mondo intero si accorgesse dell’esistenza di questo nemico. Ad avvalorare questa tesi ci sarebbe anche un anomalo flusso di ricerche sul motore cinese Baidu relative a forme di infezioni virali.

Da quanto tempo il Covid circola in Italia?

Se si prende per buona l’idea di un Coronavirus già circolante in Cina dalla fine dell’estate, è logico che si debba pensare che il virus in Italia abbia iniziato ad attecchire mesi prima della scoperta del primo caso positivo a Codogno. Tenendo presente i volumi degli spostamenti di persone e merci tra Cina e Italia e la totale assenza di controlli sanitari negli aeroporti prima di gennaio, è facile prevedere che il virus si sia spostato dalla Cina all’Italia molto presto.

Alcune trasmissioni televisive italiane nelle scorse settimane hanno dato voce a medici che affermavano di aver assistito questo inverno a un numero anomalo di persone affette da polmonite. Inoltre, a giocare a favore dell’ipotesi di un virus in circolazione già dall’autunno c’è sicuramente la crescita esponenziale di nuovi contagiati registrata nei primi giorni di emergenza nonostante gli interventi immediati sulle zone rosse.

È evidente che stabilire una precisa data di inizio di questa epidemia è tanto impossibile quanto probabilmente inutile. Quel che è certo è che nei prossimi anni è possibile che avvengano scoperte che getteranno una nuova luce sui drammatici mesi che il mondo adesso sta cercando di mettersi alle spalle.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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