Atalanta Curva Nord: “I nostri valori non sono spaccio, rapine ed estorsioni”
“I nostri valori non sono certo spaccio, rapine ed estorsioni” afferma la Curva Nord dell’Atalanta, che prende posizione in merito all’arresto per spaccio di droga e reati correlati di alcuni tifosi nero azzurri. Di seguito la vicenda.
Ieri, martedì 7 marzo la Questura di Bergamo ha eseguito ventisei arresti per traffico e spaccio di droga tra i tifosi dell’Atalanta, risultato dell’operazione “Mai una gioia” – nome che deriva da un coro tipico degli ultras dell’Atalanta – che vede coinvolti anche alcuni tifosi atalantini. Le accuse sono di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
Di seguito il Comunicato della Curva Nord nero azzurra, rivolto alla città di Bergamo e alla tifoseria, pubblicato sul profilo Facebook «Sostieni la curva»:
La Curva Nord ribadisce per l’ennesima volta dei concetti fondamentali:
1) lo spaccio di droga e men che meno rapine ed estorsioni non sono mai state parte del tifo organizzato nerazzuro nei suoi oltre 45 anni di attività. Anzi la Nord ha sempre odiato curve avversarie diventate schiave di questi problemi.
2) lo spaccio è opera di singoli e non può in alcun modo fatto passare come un’attività organica alla Curva Nord.
3) solo una minima parte degli indagati risulta essere tifoso atalantino ed inoltre nessuno di questi è componente attiva del direttivo della Nord.
Restiamo delusi nel vedere come a Bergamo gli inquirenti, solo per poter avere enorme visibilità, non perdano occasione di accostare il nome della Curva Nord a svariate indagini che riguardano ben altri contesti. Considerato che questa inchiesta vede soprattutto interessata la movida, perché nel comunicato della questura si fa riferimento unicamente agli ultrà, aggiungendo nel titolo anche reati come rapina ed estorsione? Il gioco è facile: far passare il messaggio che gli atalantini della Nord sono rapinatori, spacciatori e criminali della peggior specie ottiene un risalto nazionale. Siamo infatti certi che un comunicato per una serie di arresti per droga nella movida cittadina non avrebbe avuto la prima notizia sui siti dei principali giornali e nei tg nazionali.
È stata messa la maglia della Curva Nord e dell’Atalanta su un’azione di contrasto allo spaccio che non é assolutamente organizzata dalla tifoseria ultrà. Ognuno si prende le proprie responsabilità di ciò che fa nella vita, ma non per questo deve essere coinvolta la Curva in ogni occasione. Riteniamo sconcertante il provvedimento di chiusura di ben dieci locali e ancor più il collegamento dello spaccio legato alla partita: alcuni bar sono a chilometri di distanza dallo stadio, altri addirittura chiusi la domenica pomeriggio. Come si possono collegare gli incidenti con l’Inter di un anno fa con lo spaccio? Sono due fatti ben distinti. Questa inchiesta risale a fatti rilevati tra il 2015 e l’inizio 2016; è un caso che si proceda agli arresti e all’accostamento alla Curva a ridosso della sentenza per il processo sull’associazione a delinquere della Nord? Andiamo fieri dei nostri valori che non sono certo spaccio, rapine ed estorsioni.
Lunga vita agli ultras. Solo Atalanta Curva Nord Bergamo 1907.