Cos’è l’idrossiclorochina? Il farmaco usato dal Presidente Trump contro il coronavirus
Il Plaquenil, noto anche come idrossiclorina solfato, è normalmente utilizzato nel trattamento dell’artrite reumatoide e nel lupus eritematoso ma oggi è famoso per il suo potenziale impiego contro il coronavirus
I farmaci oggetto di test e sperimentazioni contro il coronavirus sono ormai tanti. In Italia, su tutti, è in corso il test sull’utilizzo del tocilizumab, un farmaco normalmente utilizzato nel trattamento dell’artrite reumatoide che però sta dando ottimi risultati nell’ambito di quella che è stata definita terapia Ascierto, dal nome del medico napoletano che ne ha intuito le potenzialità.
Ma oggi c’è un altro farmaco che inizia a dare ottimi riscontri e la particolarità è che anche in questo caso si tratta di un farmaco contro l’artrite reumatoide. Sembra infatti che i risultati dei test con il Plaquenil, anche noto come idrossiclorochina solfato, siano assolutamente confortanti, peraltro come confermato anche da Burioni in diretta tv.
Proprio secondo Burioni il Plaquenil sembrerebbe funzionare se utilizzato prima e dopo l’infezione, quindi sia per evitare che peggiorino i sintomi sia quando la sintomatologia si è già manifestata. Ovviamente i virologi tendono ad affrontare i risultati dei primi test con i piedi di piombo, serviranno ancora numerose sperimentazioni prima di poter affermare con certezza l’utilità del farmaco contro il COVID-19.
Cos’è il Plaquenil, l’idrossiclorochina solfato usata contro il coronavirus
L’idrossiclorochina solfato è un antimalarico rientrante nella categoria dei farmaci antireumatici ed è utilizzato normalmente, oltre che nella cura della malaria, anche nel trattamento dell’artrite reumatoide e del lupus erimatoso sistemico. Ora, proprio come il tocilizumab, potrebbe costituire un arma in più contro il COVID-19. Così come potrebbe aiutare anche la clorochina, utilizzata anche da Didier Raoult in Francia, a Marsiglia, proprio nella cura al coronavirus.