Attualità

Cos’è l’Aias? La Onlus che ha messo nei guai Lady De Mita

Lo scandalo Aias ad Avellino colpisce duro. La Guardia di Finanza questa mattina ha notificato a Lady De Mita, Annamaria Scarinzi, l’obbligo di firma. Gerardo Bilotta, ex consigliere comunale, è finito agli arresti domiciliari. Le accuse sono di peculato, riciclaggio e truffa aggravata per i dieci indagati, nell’ambito dell’inchiesta sulle irregolarità per la gestione delle onlus irpine Aias e Noi con Loro, che si occupano di assistenza ai disabili. “Ci tengo a ribadire che io ho a cuore solo l’assistenza ai disabili, per la gestione amministrativa e tecnica dell’associazione e dei progetti mi affido a persone verso cui nutro fiducia e, magari sbagliando, non vado ad approfondire nulla di ciò che fanno”, così la signora De Mita rispondeva ai Pm lo scorso dicembre. Sotto la lente d’ingrandimento anche progetti finanziati con i fondi Por 2007/13 e l’accreditamento provvisorio riconosciuto dalla Regione alla onlus fino all’anno 2013.

Lady De Mita: Associazione Noi con loro

L’associazione Onlus Noi con loro nasce per fornire assistenza ai disabili. Del progetto si occupa personalmente la moglie di Ciriaco De Mita, Annamaria Scarinzi. Tanti i finanziamenti dalla Regione Campania, tanti i soldi arrivati dal Comune di Avellino, che mette anche a disposizione una superficie di 30 mila metri quadrati, su cui sorge l’associazione. Il Comune di Avellino, nella persona dell’allora sindaco Enzo Venezia, democristiano come Ciriaco De Mita ( e l’associazione firmano la convenzione nel 1998. Una convenzione della durata di 29 anni che si rinnova automaticamente per un massimo di 3 volte. I finanziamenti arrivano in un lampo, coadiuvati anche da Istituti bancari nazionali quali il Banco di Napoli, l’istituto bancario San Paolo di Torino, il Monte dei Paschi di Siena, la Banca Popolare Pescopagano e l’ACRI. La signora De Mita nel ’99 si affianca all’Aias (Associazione italiana assistenza spastici) di cui diventa presto vicepresidente. Nel 2005 Noi con loro diventa una Onlus. Lo scorso maggio, dopo la struttura di Avellino, gli uomini della Guardia di Finanza notificarono un decreto di sequestro e sgombero immediato anche dei centri di Nusco e Calitri.

La nota del Procuratore della Repubblica

Nell’odierna mattinata, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno dato esecuzione, tra Roma, Avellino e provincia, a sei misure restrittive della libertà personale (due arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione giornaliera alla p.g.) – si legge nella nota inviata dal Comando della Guardia di Finanza di Avellino e firmata dal Procuratore della Repubblica, Rosario Cantelmo – nei confronti di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione ai danni dello Stato, riciclaggio e peculato. L’indagine ha ad oggetto l’operato di due associazioni onlus, impegnate nel settore della riabilitazione e dell’assistenza ai disabili, che hanno percepito finanziamenti pubblici. Le attività di indagine traggono origine dall’analisi effettuata dai finanzieri sui flussi finanziari delle due associazioni. In particolare, l’approfondimento di alcune operazioni bancarie sospette faceva emergere un elevato flusso di denaro che dai conti correnti delle due onlus confluiva verso due società avellinesi – una operante nel settore informatico e una avente come attività principale quella di gestore di bar – senza trovare una valida giustificazione nella causale delle fatture emesse a fronte dei pagamenti ricevuti, in quanto non compatibili con l’attività esercitata dai beneficiari.Tali pagamenti venivano poi “smistati” dai rappresentanti legali delle due società coinvolte sui conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi e a familiari, provvedendo poi, attraverso varie operazioni di prelevamento presso ATM, a far disperdere i contanti. Le indagini hanno quindi consentito di appurare e smascherare l’esistenza di un vero e proprio sistema, teso da un lato ad o ttenere fraudolentemente fondi pubblici attraverso la partecipazione a progettualità bandite dalla Regione Campania a favore di disabili e dall’altro a disperdere finanziamenti dell’Asl Avellino per la cura e la riabilitazione di soggetti con handicap. Le misure cautelari eseguite con sviluppo dei provvedimenti di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro distratte dal 2013 al 2017 – per un totale di circa 1.645.000 euro – emessi dal P.M. titolare delle indagini ed eseguiti dai Dinanzieri del Comando Provinciale di Avellino lo scorso maggio.

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