Cosa vuol dire Quota 102? Requisiti e come funziona
Con Quota 100 in scadenza, il Governo pensa a un nuovo provvedimento che eviti pericolosi ”scaloni”. Quota 102 può essere la soluzione? Ecco come funzionerebbe questo ennesimo provvedimento in materia di pensioni.
Anche per il Governo Draghi, suo malgrado, è giunto il momento di dover mettere mano a un tema molto spinoso come quello delle pensioni: infatti, a fine anno Quota 100 scadrà e, come annunciato mesi fa dal ministro dell’Economia Franco, non verrà rinnovata. Il brusco ritorno alla legge Fornero, però, rischierebbe di causare un nuovo fenomeno esodati o, comunque, di arrecare molto danno a tutti quei lavoratori che per poco non riescono a rispettare i requisiti di Quota 100 per andare in pensione entro la fine dell’anno.
Come spesso accaduto negli ultimi anni, il Governo è pronto a mettere a punto un nuovo provvedimento temporaneo che vada ad affiancarsi alla legge Fornero. Stando alle indiscrezioni di stampa, l’idea di Draghi e dei suoi ministri sarebbe quella di andare verso una Quota 102 che permetterebbe di andare in pensione a tutti quei lavoratori con almeno 64 anni di età e 38 di contribuiti. Andiamo insieme a scoprire qualche cosa di più su Quota 102 e le sue possibili applicazioni.
Cosa vuol dire Quota 102?
Quota 102 significa sostanzialmente che la somma di età e anni di contributi deve corrispondere ad almeno 102. Così come avvenuto per Quota 100, ovviamente, verranno posto un minimo di anni di età e anni di contributi per poter accedere a questo strumento che, per il momento, è ancora in fase di studio.
Quota 120: requisiti
I requisiti per andare in pensione con Quota 102 sarebbero 64 anni di età e 38 anni di contributi ma, come detto, il provvedimento ancora non è stato varato e, pertanto, questi requisiti al momento restano solo un’ipotesi. Il Governo in questo momento ha bisogno di mettere a punto un provvedimento in grado di sostituire Quota 100 con un minor esborso per le casse delle Stato ed è per questo che si sta pensando a uno strumento come Quota 102 che permetterebbe di ammortizzare lo ”scalone” che si verrebbe a creare con il ritorno totale alla legge Fornero senza però rappresentare un salasso per i conti pubblici.
Naturalmente, la decisione del Governo su Quota 102 rischia di dover passare sotto le forche caudine dello scontro politico: infatti, Quota 100 è stata negli ultimi anni una bandiera della Lega che certamente darà battaglia affinché il provvedimento che la sostituirà sia il più simile possibile a quello varato dal Governo gialloverde nel 2018. È possibile che i due anni in più rispetto a Quota 100 siano ”spalmati” tra età e anni di contribuiti giungendo a un compromesso che porterebbe a 63 anni di età e 39 di contribuiti i requisiti minimi per accedere a Quota 102. Quel che è certo è che non si tratterà di un provvedimento di lunga durata: infatti, probabilmente, già dal 2023 si potrebbe passare a Quota 104 in attesa di una più strutturale riforma delle pensioni.