Cosa sta succedendo nella caldera dei Campi Flegrei?
Scosse e tremori preoccupano gli scienziati e la popolazione locale
Da diversi giorni nell’area dei Campi Flegrei si registrano ogni giorno delle scosse sismiche. Questi continuo movimenti del terreno sottostante preoccupano sempre più la comunità di scienziati che monitora il territorio.
La Commissione Grandi Rischi potrebbe innalzare il livello di allerta dal giallo all’arancione. Si passerebbe così dal livello di attenzione a quello di preallarme. Scopriamo cosa sta succedendo nell’area dei Campi Flegrei e quali misure sono previste per la salvaguardia della popolazione locale.
Cosa sta succedendo nei Campi Flegrei?
La caldera attiva dei Campi Flegrei viene monitorata quotidianamente da scienziati, geologi ed esperti. In particolare l’Osservatorio Vesuviano dopo l’ultima scossa del 28 dicembre, ha sottolineato l’assenza di parametri sospetti o pericolosi. Al momento quindi non vengono prese in considerazione delle nuove misure, ma ovviamente una variazione delle criticità potrebbe influire sulla percezione della pericolosità con la conseguente adozione di misure di contenimento più estreme. La comunità scientifica è divisa su due posizioni diametralmente opposte: da una parte ci sono i ricercatori che reputano altamente improbabile un’eruzione e dall’altra quelli che sostengono il contrario. Il “rapporto finale del gruppo di lavoro per la definizione dello scenario di riferimento per il piano di emergenza dei Campi Flegrei per il rischio vulcanico”” sottolinea la pericolosità delle esplosioni freatiche, caratteristiche del territorio. Questo tipo di fenomeno sismico è difficile da prevedere ed individuare perchè non sono precedute da nessuna attività preventiva. L’area Solfatara-Pisciarelli rappresenta il sistema idrotermale più importante e pericoloso del territorio flegreo. In questa zona le esplosioni freatiche sono più probabili a causa dell’elevata attività geofisica. Il costante aumento di gas potrebbe favorire la risalita di ampie masse di vapore verso la superficie col conseguente rilascio di CO2 nell’atmosfera. Bisogna ricordare che in questo contesto vivono mezzo milione di persone che adesso vivono momenti di profonda apprensione per il loro futuro. Il Sindaco di Pozzuoli ha provato a calmare i suoi concittadini con un post su Facebook riportando le parole della direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, ma l’allarmismo causato dai continui fenomeni sismici allarma la popolazione che ha sempre più bisogno di rassicurazioni e delucidazioni.