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Cosa significa TSO? Quando viene eseguito e come funziona

Il Trattamento Sanitario Obbligatorio'' può essere effettuato in casi in cui ci sia urgenza di intervenire su un malato psichiatrico che rifiuta le cure.

Il TSO è un eccezionale caso in cui la legge prevede che una persona possa essere sottoposta a un trattamento medico senza il suo esplicito consenso. Ecco in quali casi si usa e da quali norme è regolato.

TSO è un’espressione molto ricorrente nelle pagine di cronaca ma non tutti sembrano sapere le esatte modalità con cui questa particolare ed eccezionale procedura può eseguita e su quali tipi di pazienti. Un trattamento sanitario obbligatorio non è di certo uno scherzo e, pertanto, è necessario che tutti conoscano cosa significa e come funziona per non trovarci impreparati in caso dovessimo confrontarci con una situazione di necessità.

Quando viene eseguito il TSO?

Il TSO può essere eseguito solo nel caso in cui un persona non in stato di alterazione si trovi nella condizione di essere pericoloso per sé o per gli altri. Il trattamento sanitario obbligatorio deve essere richiesto da almeno due medici e autorizzato dal sindaco del Comune in cui il soggetto si trova. Entro quarantotto ore il provvedimento deve essere convalidato da parte di un giudice tutelare altrimenti verrà considerato nullo e il paziente potrà intentare un’azione legale contro il sindaco o il ministero dell’Interno per vedersi risarcito il danno patrimoniale arrecato dall’ingiusto provvedimento.

Come funziona un TSO?

Il TSO può avere una durata massima di sette giorni anche se la legge prevede che il provvedimento possa essere rinnovato in caso la situazione non fosse cambiata nel corso delle cure. Ovviamente, in caso il paziente dovesse prendere coscienza delle sua condizioni e accettare in maniera spontanea il trattamento sanitario, il TSO non ha più motivo di essere in vigore.

I medici per poter chiedere un trattamento sanitario obbligatorio devono assolutamente visitare di persona il paziente poiché qualsiasi diagnosi effettuata a distanza non può in alcun modo essere considerata valida. Oggetto dell’analisi del giudice tutelare che dovrà confermare il TSO saranno anche le testimonianze di terze persone, le terapie già effettuate dal soggetto e, in generale, tutto ciò che può servire ad accertare la presenza o meno di un pericolo tale da mettere un atto un provvedimento che, di fatto, rappresenta una seria violazione della libertà individuale della persona.

I trattamenti sanitari obbligatori sono regolati dalla legge n. 34 del 23 dicembre 1978 che stabilisce tutti i limiti e le modalità all’interno del quale questo particolarissimo tipo di provvedimento deve essere effettuato. È evidente che si tratti di situazioni molto complesse in cui spesso il soggetto è in uno stato di forte agitazione e, purtroppo, ci sono stati casi di gestione non ottimale della situazione che hanno portato a gravi danni per il paziente.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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