Cosa prevede il Dpcm dal 14 luglio? Nuove regole anti Covid
Il Governo è pronto a varare un nuovo Dpcm con nuove indicazioni sulle misure da tenere contro il Covid-19.
È in arrivo un nuovo Dpcm con alcune disposizioni in materia di contrasto al Covid-19 che entreranno in vigore a partire dal 14 luglio. Per il momento il Governo tiene la guardia alta e non è esclusa la proroga dello stato di emergenza oltre 31 luglio.
Nonostante il periodo di relativa serenità che stiamo vivendo sul fronte sanitario, non sembra ancora giunto il momento di abbassare completamente la guardia nei confronti del Covid-19 che ancora continua a circolare nel nostro Paese anche se i casi gravi sono sensibilmente diminuiti. Il Governo, per non dilapidare il vantaggio conquistato nei confronti del virus, è pronto a emanare un nuovo Dpcm con all’interno la proroga di molte delle misure di sicurezza finora in vigore.
Nuovo Dpcm dal 14 luglio
Il nuovo Dpcm sul Coronavirus che entrerà in vigore dal 14 luglio prevede sostanzialmente l’estensione delle norme di sicurezza che oramai tutti conosciamo e che applichiamo con alterna precisione. Resterà in vigore l’obbligo di mascherina in luoghi chiusi o anche all’aperto qualora non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 m.
Per le attività commerciali persisterà l’obbligo di un corretto utilizzo della mascherina da parte di tutto il personale. Rimangono immutate anche le indicazioni sul distanziamento sociale da mantenere in tutti i luoghi pubblici e gli obblighi di sanificazione dei locali. Come sempre, ogni Regione potrà decidere se ritoccare in maniera più stringente le norme nazionali in base, ovviamente, all’andamento dell’epidemia sul territorio.
Stato di emergenza prorogato?
Il dibattito politico intanto continua a girare attorno all’opportunità o meno di prorogare fino a fine anno lo stato di emergenza in vigore fino al 31 luglio. Le opposizioni si sono dette tutte molto contrarie per timore che le restrizioni possano incidere troppo negativamente sull’economia mentre la maggioranza sembra indirizzata verso un approccio più prudente per via dei focolai registrati in questi giorni in alcune aree del Paese.
Quel che è probabile è che la questione dovrà passare dal Parlamento e che la decisione sarà molto influenzata dai dati economici e dagli equilibri interni alla maggioranza che, data la sua non straordinaria solidità, potrebbe rischiare qualcosa.