Cronaca

Corruzione Comune Roma, Marra e Scarpellini Liberi con obbligo di firma

Raffaele Marra e Sergio Scarpellini tornano liberi dopo 7 mesi. Il 16 dicembre 2016 è una data che rimarrà indelebile nel M5s: esplode la bomba corruzione nel Comune di Roma, che sarebbe dovuta essere il fiore all’occhiello del movimento e la piattaforma di test su cui poggiare le basi per conquistare l’Italia intera. Improvvisamente le speranze e il desiderio di cambiamento degli italiani, e dei cittadini romani in particolare, vengono traditi dalla notizia di un coinvolgimento della sindaca Raggi, che viceversa aveva lottato nella campagna elettorale al grido di “onestà” puntando il dito sulle precedenti gestioni della capitale.

A quasi 7 mesi dall’arresto con l’accusa di corruzione, Raffaele Marra, braccio destro della sindaca di Roma Virginia Raggi, e l’imprenditore Sergio Scarpellini tornano liberi. I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Roma hanno disposto per loro l’obbligo di firma tra le 19 alle 20, assieme all’interdizione dai pubblici uffici per un anno e il divieto di espatrio.

Incontro Renzi-Raggi: Si parlerà di bilancio

I due indagati sono al centro del mirino per prestiti di ingenti somme di denaro legati all’acquisto di immobili di proprietà Enasarco a prezzo stracciato. La Raggi dovrà rispondere della discutibile nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, al dipartimento del turismo e di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica. Finora la Raggi si è difesa pubblicamente sostenendo di aver agito, più che di propria iniziativa, adottando la prassi consolidata dalle amministrazioni precedenti. Il 19 luglio, la sindaca di Roma sarà chiamata a testimoniare sulla vicenda nomine nel corso del processo Marra, se non ci saranno variazioni nel calendario udienze.

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