Coronavirus, il bollettino ufficiale di oggi (13 marzo 2020)
La Lombardia rimane la Regione più colpita dal Coronavirus in termini contagi, decessi e guarigioni
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha il punto della situazione sull’emergenza Coronavitus in Italia. Il bilancio, spiega Borrelli, parla di 14.955 malati, 1.439 guariti e 1.266 morti. Le vittime sono per lo più 80 enni aventi due-tre patologie pregresse. Si tratta di una situazione molto delicata, che registra il punto più alto di contagi e di decessi, ma anche di guarigioni. Nelle prossime due settimane, si auspica, il trend dovrebbe invertirsi.
Suona allarmante, evidenzia il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, la carenza di donazioni di sangue:
In questo periodo si sta registrando un calo di donazioni del sangue, è una cosa fondamentale e avviene in assoluta sicurezza, facciamo appello a tutti, continuate a donare, è fondamentale per salvare vite umane”.
Coronavirus Bollettino 13 marzo: il bilancio regionale
La Regione Lombardia è la più colpita con 9.820 contagiati Coronavirus, 890 morti, 650 le persone in terapia intensiva (45 più di ieri), 4.435 i ricoverati non intensivi, mentre in quarantena domiciliare si trovano 2.650 persone, quanto ai dimessi sono stati 1.198 (+93). Seguono poi l’Emilia-Romagna con 2011 positivi e 201 morti, il Veneto con 1453 positivi e 42 morti, quattro in meno del Piemonte, che invece ha 794 contagiati.
Conferenza stampa del 13 marzo 2020 ore 18
? Il Capo Dipartimento Borrelli fa il punto sugli ultimi sviluppi dell'emergenza Coronavirus. Anche oggi sarà presente un'interprete LIS per la traduzione in lingua dei segni. Segui la diretta ?
Gepostet von Dipartimento Protezione Civile am Freitag, 13. März 2020
Coronavirus Bollettino 13 marzo: le ultime novità
Inoltre ISS, Istituto Superiore di Sanità, ha provato a chiare alcuni dubbi e perplessità sugli effetti delle misure imposte dal Governo con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020.
Il numero dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha spiegato questa mattina in un’intervista al Corriere della Sera:
Dobbiamo monitorare quotidianamente l’andamento dei casi e verificare l’efficacia delle misure messe in campo. Un primo bilancio non si potrà fare prima di un paio di settimane, il periodo dell’incubazione del virus-. Il 3 aprile l’epidemia non si sarà fermata ma speriamo di conoscere per quella data le curve della diffusione in base alle quali poter ritenere di averla messa sotto controllo”