Corona o Diadema: l’ornamento virale della contemporaneità
Corona non è solo parte del nome del nemico che stiamo affrontando in questo momento ma è anche uno dei simboli più importanti del nostro immaginario.
In questo particolare momento storico, nessuno vuol sentir parlare del Signor corona, eppure è il più ricercato, assieme al Signor Virus. Il perché è risaputo. Ciò che invece bisogna ancora imparare è il “think positive” . Non c’è nulla di male o di poco appropriato nell’appellarsi alle proprie risorse mentali per vedere, con uno sforzo maggiore, anche in questo caso il bicchiere mezzo pieno. Restare a casa, per obbligo, dovere sociale e salutare ha i suoi risvolti benefici, oltre che sulla collettività, sul proprio “io”.
Ornamento dalla storia millenaria, il signor corona da sempre cinge il capo dei sovrani di tutto il mondo, dando loro potere morale e materiale. Di generazione in generazione, la trasmissione è inevitabile! Venendo alla contemporaneità, è giusto parlare di diadema , tiara o addirittura frontino: il Monsignor Corona degli anni 2000, ambito dalle giovani donne e che tanto fa impazzire le spose.
Diadema e Corona pur essendo completamente diversi in aspetto e significato,hanno una storia che viaggia in parallelo, inquanto oggetti che cingono il capo. Di materiali umili, metalli o pietre preziose, il Diadema ha avvolto il capo di uomini e donne di ogni tempo. Da ornamento realizzato in semplice tessuto, entra oggi a pieno titolo a far parte degli oggetti di arte orafa.
Ad indossarlo i sacerdoti, gli imperatori in epoca romana, donne d’alto rango e non, principesse per eventi mondani. Da gioiello storico a creazione di design moderno, è elegante ed essenziale. Da Cartier, a Bulgari, da Karl Lagerfield a Swarovski. Ed ancora Dolce e Gabbana con i suoi gioielli da testa che fanno delle giovani donne vere principesse!
Il signor Corona, ha avuto negli anni il privilegio di vestire il capo di donne importanti e di fama mondiale, talvolta come pegno d’amore, pensiamo, all’imperatrice di Francia, Giuseppina di Beauharnais, che nel 1809 dal marito Napoleone ricevette in dono la Tiara Cameo, o al Diadema della regina d’Inghilterra Vittoria, ricevuto nel 1840 come pegno d’amore dal marito, Alberto in occasione del loro matrimonio. Ed ancora Lover’s Knot ,“Nodo d’Amore”, realizzato nel 1913 per la Regina Mary di Kent.
Realizzato spesso come gioiello scomponibile e multifunzionale, pensiamo alla Tiara Bains de Mer, donata per le nozze a Grace Kelly, principessa di monaco e realizzata da Cartier, gli elementi centrali sono tre spille staccabili in diamanti e rubini rossi cabochon incastonati in oro e platino, inoltre il gioiello è indossabile anche come collana. Oppure, arrivando agli anni 2000, Arabic Scroll, un diadema che oltre a trasformarsi in bracciale , presenta l’intreccio che forma una scritta araba.
Da pegno e promessa d’amore a gioiello multifunzione, il Signor Corona era ed è un vero e proprio ornamento virale , che ben si mescola con le mille sfaccettature della contemporaneità, che nelle sue forme più semplici, lo vede utilizzato persino nella quotidianità. E questo lo ha ben capito nel 2018, Dolce e Gabbana, con i suoi fermagli e frontini preziosi, far sognare giovani donne e renderle vere e proprie principesse.