Corea del Nord news: i campi di lavoro di Kim Jong-Un
Recentemente, delle immagini satellitari rese pubbliche dal Comitato per i Diritti Umani in Nord Corea (con base a Washington) hanno rivelato una serie di prigioni politiche tenute nascoste dal governo, che secondo i rapporti sarebbero utilizzate per “ri-educare” gli oppositori al leader della nazione Kim Jong-un.
Queste prigioni, descritte dal comitato come “brutali e disumane, un rigido sistema di detenzione e repressione”, includerebbero anche una serie di campi di lavoro (simili ai gulag sovietici), chiamati kwan-li-so, in cui i prigionieri sono costretti a svolgere lavori manuali pesanti e spesso pericolosi per la loro incolumità; oltre a ciò, il tutto si svolge in un ambiente malsano e per nulla igienico, e le porzioni di cibo che vengono servite sono insufficienti e portano i carcerati ad un grave stato di fame e malnutrizione.
I campi di lavoro hanno anche scopi economici: spesso i prigionieri vengono fatti lavorare in miniere che poi forniscono carbone o altri minerali da esportare in Cina.
I campi di lavoro in Corea del Nord
Oltre a ciò, spesso i detenuti si trovano lì per motivazioni che di certo non possono essere considerate crimini: azioni come la propaganda contro lo stato, le manifestazioni, i raduni non autorizzati ed addirittura la superstizione sono capi d’imputazione che in Corea vengono considerati al pari degli omicidi. I sospetti criminali, una volta incarcerati, vengono torturati e minacciati di morte così che siano loro stessi ad autoproclamarsi colpevoli di un reato da loro non commesso.
Il governo di Pyongyang ha negato il fatto, dichiarando che i prigionieri da “ri-educare” in realtà vengono trattati nel migliore dei modi, con calore e considerazione; tuttavia le immagini non lasciano dubbi: le milizie nordcoreane utilizzano un sistema dittatoriale in cui essere in disaccordo non solo non è plausibile, ma viene addirittura punito brutalmente.
Gli Stati Uniti ieri hanno emesso una prima sanzione nei confronti della Corea del Nord, accusata di “abuso dei diritti umani”, ma probabilmente servirà ben altro per far sì che queste violenze cessino di esistere.