Indagato anche il padre dell’ex premier, Tiziano Renzi, nell’inchiesta romana sugli appalti Consip Proprio ieri è stato arrestato l’imprenditore campano Alfredo Romano nell’inchiesta già avviata ormai da tempo. Secondo il pm, Tiziano Renzi e l’imprenditore Carlo Russo si facevano promettere ingenti somme di denaro mensili per sfruttare il rapporto tra il padre di Matteo Renzi e l’amministratore delegato di Consip.
Oggi (02 marzo 2017), il padre dell’ex premier, indagato, smentisce e si difende dalle affermazioni di Alfredo Mazzei, commercialista amico dell’imprenditore campano.“Non ho mai chiesto soldi. Non li ho mai presi. Mai. E credo che i magistrati abbiano tutti gli strumenti per verificarlo. Non vedo l’ora che venga fuori la verità: voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere. Nulla”.
Tiziano Renzi, visibilmente scosso dalla vicenda continua nelle sue dichiarazioni, commentando ciò che ha dichiarato il commercialista Alfredo Mazzei in un’intervista rilasciata a Repubblica: “Non ho mai fatto cene segrete in bettole in vita mia, come scrive qualcuno. Conosco effettivamente Carlo Russo, del cui figlio sono padrino di battesimo, ma leggo cose sui giornali di cui non so assolutamente nulla”.
Tiziano Renzi, che dichiara di vivere in un incubo, scrive in una nota “Sono stato indagato due anni fa per la prima volta in vita mia e mi hanno assolto ma la notizia è stata riportata in qualche trafiletto. Spero solo che il giorno in cui tutto questo finirà ci sarà lo stesso spazio sui giornali che c’è oggi. Vivo perché i miei nipoti sappiano che io sono quello che hanno sempre conosciuto e non ciò che i giornali scrivono oggi”.
