Consigli per preservare e proteggere i dati aziendali
Abbiamo deciso di approfondire l’argomento della protezione dei dati digitali con dei professionisti del settore. Recovery Data è una realtà specializzata nel recupero dati, una procedura che viene garantita in tempi rapidi e con procedure caratterizzate dai più elevati standard di sicurezza. L’azienda è in grado di soddisfare le esigenze più diverse e di intervenire su qualunque tipo di dispositivo, dai più antichi ai più originali, dal momento che sono molteplici i device in cui i dati possono essere conservati, dalle pen drive USB ai CD, dai sistemi RAID agli hard disk, dai DVD agli smartphone, dai server alle memory card. Le procedure richiedono attenzione ed esperienza, ma soprattutto competenze specialistiche per assicurare risultati impeccabili. Ciò vale non solo per i privati, ma anche per le aziende per cui i dati sono sempre più importanti: i tecnici di Recovery Data ci spiegano che cosa dovrebbe fare un’impresa per non correre rischi inutili.
Che strategie si devono adottare per proteggere i dati a livello aziendale?
Il primo consiglio che possiamo fornire è quello di fare in modo che l’accesso ai dati dei clienti sia limitato in funzione delle esigenze dei dipendenti. Se un impiegato ha bisogno di certi dati, questo non vuol dire che debba essere autorizzato a vederne anche altri. Ecco, quindi, che gli accessi devono essere impostati in maniera tale che vengano visualizzate unicamente le informazioni richieste.
La rete wireless è un pericolo?
Le reti senza fili sono rischiose solo se non vengono curate e utilizzate in maniera appropriata: in sostanza, è indispensabile operare per aumentare il livello di sicurezza che offrono. Ecco perché in un’azienda la rete Internet dovrebbe essere sempre protetta con una password, così che a nessuno sconosciuto sia permesso l’impiego della rete aziendale. La navigazione su siti potenzialmente pericolosi, infatti, può costituire una minaccia dagli effetti imprevedibili.
Il backup è una soluzione di cui ci si può fidare?
Certo, è impensabile che al giorno d’oggi un’azienda non si preoccupi di eseguire un backup dei dati, e in particolare di quelli che riguardano la clientela. Il backup non è altro che una copia dei dati in questione: così, se anche quelli originali dovessero andare perduti, per esempio per colpa di un guasto o di un errore del sistema, si potrebbe contare sulle copie. Gli eventi indesiderati che possono cancellare i dati di uno o più computer sono potenzialmente numerosi: si pensi, per esempio, a un attacco informatico, ma anche a un banale errore di distrazione da parte di un addetto che porta a una cancellazione accidentale.
Ma dove finiscono i dati che vengono copiati?
C’è solo l’imbarazzo della scelta, nel senso che sono davvero tanti i supporti a cui si può fare riferimento per la conservazione delle copie dei dati: i vecchi CD sono sempre affidabili, così come i DVD, ma sul mercato si trovano anche gli hard disk esterni e le chiavette USB. Al giorno d’oggi, poi, è sempre più diffusa la soluzione del cloud, che svincola dal possesso di un dispositivo specifico.
Che cosa si può fare per gestire le password nel migliore dei modi?
Ogni account dovrebbe essere protetto con una password, e già questo sarebbe un ottimo punto di partenza dal punto di vista della sicurezza; tale accorgimento, poi, è ancora più importante quando il computer viene impiegato da più persone. La password non deve essere sempre la stessa per i vari servizi di cui si usufruisce: quella della casella di posta elettronica deve essere diversa da quella che si inserisce per accedere al software gestionale, per esempio. Così, anche nella sfortunata ipotesi in cui una delle password dovesse venire scoperta da un malintenzionato o semplicemente dimenticata, non si correrebbe il rischio di perdere tutte le informazioni.
Ci sono altri consigli da tenere a mente?
Quando si parla di una materia delicata come i dati dei clienti, la cui gestione ha implicazioni economiche che non si possono sottovalutare, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio: questo vuol dire, per esempio, che quando non si è in ufficio il computer dovrebbe essere sempre spento. La fiducia nei confronti dei propri colleghi e dei propri dipendenti è certamente un valore, ma quel che più conta è prevenire ed evitare i rischi. Quando ci si allontana dall’ufficio, dunque, il pc non dovrebbe mai essere lasciato operativo. La sicurezza informatica, per altro, presuppone azioni che devono essere ripetute nel tempo e aggiornate con regolarità. In sintesi, gli accessi ai dati devono essere monitorati con costanza, perché solo in questo modo è possibile scoprire quali utenti sono autorizzati ad accedere a questi o quei dati sensibili. Inoltre, i cyber criminali sono sempre in agguato e dispongono di soluzioni tecnologiche all’avanguardia.
E se qualcosa dovesse andare storto?
In quel caso, basta chiamare il team di Recovery Data per recuperare i dati!