Conferenza stampa di Gigi Buffon oggi: sabato l’ultima partita
Caro Gigi, tra pochi giorni toccherai quella palla per l’ultima volta, chissà come ci si sente dopo così tanti anni.
Sicuramente sarà strano vedere le partite della Juventus e quelle della nazionale e non vederti lì pronto oltre che a parare ad incoraggiare sempre tutti. Già, perché di te ho sempre apprezzato questo: il modo in cui hai sempre incoraggiato i tuoi compagni di squadra a fare meglio, a non mollare.
Sei a mio parere una delle ultime bandiere calcistiche italiane: da diciassette anni sempre con gli stessi colori, sempre con la stessa grinta, anche quando la Juventus è stata in serie B, a causa della retrocessione per lo scandalo di Calciopoli.
Sarebbe stato conveniente in quel momento andare via, smettere di essere Juve, smettere di essere associato a quei colori, che più che di calcio in quegli anni, profumavano di scandalo e invece no, sei rimasto, nonostante le innumerevoli offerte che ti venivano fatte dalle altre squadre.
Sarà stato questo tuo enorme sentimento di riconoscenza ad essere premiato quel 9 luglio 2006 oltre che quelle immense parate, dall’inizio alla fine del mondiale, fino ai calci di rigore? Sono sicura di sì, perché sarò stupida ma io ancora ci credo al fatto che nel calcio ci sono ancora idee e valori e per fortuna e non solo business e polemiche.
Imparare dalle sconfitte, rialzarsi dai fallimenti senza mai smettere di crederci: ecco qual è il patrimonio extra-calcistico che lasci all’Italia e al mondo intero.
Proprio per questo sono convinta che nonostante gli errori commessi da calciatore e da essere umano, da persone come te, c’è solo da imparare nel calcio ma soprattutto nella vita!!!
Grazie per essere stato prima uomo e poi calciatore!
In bocca al lupo capitano!