Concluso il Medimex di Taranto 2018
Più di 100 testate giornalistiche, 100 gli eventi in quattro giorni, 200 fra artisti e musicisti molti dei quali pugliesi, sono questi i numeri testimoni del Medimex 2018 a Taranto. Senza dubbio questa edizione tarantina ha significato per il Puglia Sounds e per la città stessa un esperimento. Alla conferenza stampa d’apertura Cesare Veronico, direttore artistico, ha così motivato i disagi di circolazione che durante il festival sarebbero sorti:“Ci vogliamo scusare per il disagio che creeremo, ma vogliamo cambiare la percezione della città e come farlo se non iniziando da suoi posti più belli!”.
Il mare è stato infatti lo sfondo protagonista di tutta la scena musicale: dagli showcase e dj-set al Molo Sant’Eligio, all’installazione site specific Learning How to See in the Dark ideata da Arthur Duff per il Castello Aragonese, fino al coinvolgimento della Rotonda del Lungomare per i live degli headliners. Per l’occasione anche il MaRtA, museo archeologico nazionale, ha ospitato la mostra “Kurt Cobain & Il Grunge: Storia di una Rivoluzione” della nota collaborazione di Michael Lavine e Charles Peterson fino al 1° luglio visitabile. L’itinerario ti guidava al Music Market, l’appuntamento con la Fiera del Disco e con l’Indipendent Label Market e sempre nella vita Peripato con gli «Incontri d’Autore», pause narrative.“L’amministrazione di Taranto è stata molto efficiente, tenacia e delicatezza sono state usate per affrontare alcune caratteristiche della città. Ciò ha permesso alla città di avere un’opportunità di esibizione, ci si muove verso il cambiamento. Lo sforzo corale ha dato un’unità incredibile e tutti coloro che hanno lavorato per il festival hanno sentito come loro questo sentimento. Buon divertimento a tutti”.
Lo stesso presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che è stato presenza costante per le vie del festival, dichiara fiducioso che:“Taranto ha bisogno di sgranchirsi le gambe per ricominciare a correre”.
Non è un caso che per quest’edizione Puglia Sounds abbia voluto spostare la sede del festival a Taranto, come per dire che è finalmente arrivato il momento di mettere da parte il cinismo cronico nei confronti di questa città e di continuare con essa questa sottile ma viva rivoluzione culturale. Lunedì 11 giugno la conferenza stampa di chiusura del Medimex ci lascia così: “Taranto ci vediamo nel 2019!”.