Come sta Luis Sepulveda? Lo scrittore cileno positivo al Coronavirus
Luis Sepulveda non è in coma ma è ricoverato all'ospedale di Oviedo per Coronavirus. Ecco le sue condizioni di salute.
Continuano a essere diffuse in questo periodo, via social media e sul web, notizie false o fakenews. A farne le spese, questa volta, è stato Luis Sepulveda. Allo scrittore cileno, 70 anni, è stato diagnosticato il coronavirus lo scorso primo marzo in Spagna, ed è ricoverato a Oviedo, dove si era recato al suo ritorno da un festival letterario in Portogallo, dove era stato dal 15 al 23 febbraio, perché presentava i sintomi del virus, ma non è in coma e non lo è mai stato.
È stata la moglie dello scrittore cileno, la poetessa Carmen Yanez, a smentire le notizie provenienti dai media spagnoli attraverso ‘24 Horas’, il canale televisivo pubblico del Cile. ll fatto che Sepulveda fosse in coma «è assolutamente falso, è stato sedato per prescrizione del medico ma mai in coma» ha detto la signora Yanez, spiegando che lo scrittore «ha già recuperato un polmone e va verso il recupero dell’altro» e sottolineando che «i medici riferiscono un lento recupero, Luis migliora ogni giorno di più».
Carmen Yáñez, anche lei positiva al coronavirus, ha aggiunto che Sepúlveda è in lento miglioramento e fa piccoli progressi di giorno in giorno. La moglie dello scrittore ha aggiunto che è sedato ma le sue condizioni sono stabili, in evoluzione positiva.
Era stato un quotidiano online spagnolo, ‘El Español’, a riferire per primo del presunto aggravamento di Luis Sepulveda, riferendo che lo scrittore era caduto in coma e sottoposto a respirazione assistita.
Luis Sepulveda, scrittore cileno, militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il suo Paese in seguito al colpo di stato di Pinochet che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo ha spinto a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace».
Tanti i libri pubblicati e altrettanti i riconoscimenti internazionali ricevuti: Sepúlveda è dottore honoris causa alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Urbino, nel 2014 ha vinto il Premio Chiara alla carriera e nel 2016 il Premio Hemingway per la Letteratura.