Come si tornerà a scuola da settembre? Ecco il piano per il 2020/21
Niente mascherine, niente plexiglass, turni, lezioni di sabato e il ritorno dell'educazione civica tra le novità
Arrivano le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre. Niente mascherine e plexiglass, lezioni anche di sabato, didattica a distanza e più autonomia per i presidi.
Scopriamo tutte le novità che il Ministero dell’Istruzione vuole introdurre per consentire il rientro degli alunni nelle aule in tutta sicurezza.
Il piano scuola 2020/21
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha inviato alle parti sociali le linee guida per il ritorno a scuola previsto per settembre. Il piano prevede turni differenziati e ingressi contingentati nelle aule con la divisione delle classi in più gruppi studio.
La didattica a distanza continuerà per le scuole secondarie in base alle possibilità e le competenze informatiche degli alunni. Si tornerà in classe anche di sabato e si potranno seguire alcune lezioni all’aperto in base agli spazi disponibili. Confermato il servizio mensa anche se non è stato definito come si potranno consumare i pasti in sicurezza e senza creare assembramenti.
Nel testo non vi è nessun accenno alle mascherine obbligatorie e ai divisori in plexiglass. Le Regioni hanno fatto richiesta al Ministero dell’Istruzione per mantenere l’obbligatorietà solo nei luoghi comuni e non tra i banchi, ma su questo punto bisognerà attendere il parere del comitato scientifico.
La novità più consistente riguarda l’autonomia concessa ai presidi che potranno scegliere liberamente come garantire il rientro a scuola e la sicurezza degli studenti. Le modalità previste per il rientro prevedono lezioni in classe, da casa e all’aperto. Inoltre torna nei programmi scolastici l’educazione civica per cui sono previste 33 ore di lezione annuali per tutti i gradi a partire dalle scuole dell’infanzia.
Nelle scuole materne i bambini non dovranno indossare le mascherine e portare giocattoli da casa. I professori invece porteranno delle visiere in plexiglass per non spaventarli e gli ingressi a scuola saranno contingentati tra le 7:30 e le 9:30.
Nonostante il dimezzamento delle aule e la creazione dei gruppi studio non vi saranno ulteriori assunzioni di insegnanti, ma solo un miliardo da destinare al personale scolastico.
