Come funziona l’esame di terza media 2020? Date e modalità
Il Ministero dell'istruzione rivede la modalità di svolgimento della prova finale per dare più spazio alla discussione online
L’esame di terza media subisce delle nuove modifiche per andare in contro alle lamentele sollevate dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti.
In attesa della bozza finale il Ministero dell’Istruzione ha deciso di concedere più tempo all’esposizione dell’elaborato presentato dallo studente per consentire la chiusura dell’anno scolastico a giugno.
Come funziona l’esame di terza media 2020?
L’esame per la prima volta sarà costituito dalla sola discussione di una tesina da remoto. Un elaborato che peserà solo in parte sulla valutazione finale. Molti istituti scolastici pertanto pensano di assegnare il voto in base al 50% del rendimento totale di tutto il triennio, al 30% del primo quadrimestre e al 20% per la didattica svolta a distanza, compresa la tesina.
L’elaborato quindi, come già visto per la maturità, non avrà un peso decisivo e il suo contenuto verrà scelto dal consiglio di classe in base alle caratteristiche e alle competenze dello studente. La tesina potrà essere un testo scritto, una presentazione multimediale, una mappa concettuale o anche una produzione artistica, come nel caso degli alunni degli indirizzi scolastici musicali.
La polemica sullo svolgimento dell’esame
I dirigenti scolastici hanno fatto notare al Ministero dell’Istruzione che l’esame così come concepito nell’ordinanza non ha più nessun elemento caratteristico della prova e che le tempistiche rendono difficile il suo svolgimento. L’assenza di tutti gli elementi tipici pesano sull’organizzazione e l’eventuale valutazione rendendolo privo dei connotati fondamentali per lo studente e gli stessi insegnanti.
Inoltre non vi sarebbero i tempi necessari perché la contemporaneità con gli scrutini finali rende difficile lo svolgimento ostacolando la discussione della tesina. In pratica si chiede al Ministero più tempo per la discussione della tesina per chiudere l’anno scolastico a giugno. L’elaborato infatti secondo il Decreto Scuola del 6 aprile prevedeva la discussione in contemporanea con la valutazione finale, ma l’assenza di tempi tecnici ha reso necessaria la modifica per la congestione dovuta alla didattica a distanza. L’orale dunque non sarà più contemporaneo alla valutazione finale in modo da consentire l’inizio degli orali entro il 9 giungo e gli scrutini finali fino al 30 giugno.