Cinema e videogame, influenze reciproche
Quello tra cinema e videogame è un rapporto che tende a essere inquadrato nel più generale scenario dei rapporti tra film e altri media, come ad esempio fumetti o libri: un sistema di influenze nei quali un film si limita a mettere in scena una storia precedentemente apparsa su un supporto diverso, arricchendolo col suo apporto audiovisivo. Ma tra cinema e videogame, a ben vedere, il rapporto è più complesso, in primis per il limitato apporto ulteriore che un film può dare a un videogioco.
Se libri o fumetti vengono arricchiti di elementi, come le immagini o il sonoro, non altrettanto si può dire di un videogioco: questo infatti possiede già in origine le caratteristiche audiovisive che sono distintive di un film, in aggiunta all’apporto diretto dell’utente dato dal gameplay. Per questa e altre particolarità, insomma, quello fra cinema e videogioco è un rapporto particolare, fatto più di influenze reciproche: queste, non a caso, si sono esternate in innumerevoli adattamenti, nell’una come nell’altra direzione.
Gli esempi più immediati di influenze, ovviamente, sono i casi di videogiochi ufficiali di un film: numerosi prodotti cinematografici hanno trovato la loro strada nel mondo videoludico, rivelandosi decisamente meritevoli. Non si può evitare di pensare agli adattamenti della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson: fra gli innumerevoli titoli facenti capo alle opere di Tolkien, l’adattamento de Le Due Torri per PlayStation 2 è uno dei più apprezzati fra i fan.
Un discorso simile può essere fatto per i film di James Bond, a più riprese trasposti in numerosi videogiochi: uno su tutti è GoldenEye 007, uscito nel 1997 per Nintendo 64. Adattamento dell’omonimo film del 1995, ricopre un ruolo fondamentale nell’evoluzione degli shooter in prima persona e non a caso ha ricevuto un remake nel 2010. Merita menzione anche Jumanji: il film si è rivelato un vero cult, con l’interpretazione di Robin Williams inserita tra quelle più immediatamente riconoscibili dell’attore, e ha ispirato diversi videogiochi. Tra questi l’omonima slot machine inserita tra le numerose a tema ospitate su un sito specializzato come PokerStars Casino, Jumanji The Video Game per console e Jumanji Epic Run per dispositivi mobili, questi ultimi basati sui recenti sequel della pellicola originale.
Dalla collaborazione con Lego, poi, sono nati videogiochi basati sulle più diverse saghe cinematografiche: Il Signore degli Anelli, Harry Potter, Indiana Jones, Pirati dei Caraibi e Star Wars sono solo alcuni esempi, con l’ultimo uscito durante l’anno. Si distinguono per ripercorrere i vari film componenti le serie in stile Lego, con il marchio danese che produce su licenza anche set di mattoncini ufficiali.
Anche le influenze di segno opposto, ossia i casi di film basati su videogiochi, sono numerosi, e tendenzialmente pongono un determinato personaggio videoludico in una nuova avventura: una caratteristica non sempre garanzia di successo. È il caso di Lara Croft, icona del videogaming anni ’90 e approdata al cinema con le fattezze di Angelina Jolie e Alicia Vikander in tre film dal successo solo parziale. Anche la serie Hitman, con l’inconfondibile Agente 47, è arrivata al cinema in tre occasioni: nonostante gli importanti incassi non sono mancate le critiche neanche in questo caso.
Appena migliore l’accoglienza per Detective Pikachu, che nel 2019 è stato il primo film in live action basato sul franchise principalmente videoludico Pokémon: un sequel, pure anticipato, sembrerebbe ormai doversi escludere. Nonostante i tempestosi presupposti, invece, ha ottenuto un buon riscontro l’adattamento cinematografico di Sonic: il riccio blu, mascotte dei giapponesi di Sega, è arrivato al cinema in due pellicole nel 2020 e nello scorso aprile, segnalandosi per un’apprezzata trasposizione in live action del protagonista.
Infine vale la pena notare come il mondo del cinema, anche andando oltre i prodotti ufficiali, si lasci ampiamente influenzare da quello del videogaming. Free Guy, uscito nel 2021, segue le vicende di un personaggio non giocante di un videogioco che, ignaro della sua condizione, diventa poi protagonista della trama del film. Interpretato da Ryan Reynolds, il personaggio è risultato apprezzato anche per i riferimenti a intelligenza artificiale e libero arbitrio. In ambito animazione, invece, Disney ha prodotto i due film di Wreck-It Ralph: basate sui personaggi di alcuni titoli arcade fittizi, le due pellicole sono ricche di citazioni a videogiochi reali come Super Mario, Q*bert, Frogger, Pac Man e Sonic.