Attualità

Chi era Lea Garofalo? La donna uccisa dalla ‘Ndrangheta

Il film di Marco Tullio Giordana è sulla bocca di tutti. Questa sera su Rai Uno andrà in onda “Lea”, pellicola del famoso regista milanese, che terrà banco sul principale canale dell’emittente televisiva nazionale. Il film racconta la storia di Lea Garofalo, una donna si oppose allo strapotere della ‘ndrangheta, della quale facevano parte il marito e i parenti più stretti. Lea verrà fatta uccidere e il suo corpo non verrà mai più ritrovato.

La serie tv, prodotta da Rai Fiction e Angelo Barbagallo, con l’Associazione Produttori Tv e la Fondazione Cinema per Roma, rappresenta qualcosa di più di una semplice fiction, come spiega Tinny Andretta, direttore Rai Fiction. Così ha commentato a tal proposito Andretta: “Non è solo un film-tv di grande forza, è anche e soprattutto un‘opera di grande valore civile e di denuncia”.

Lea Garofalo è nata a Petilia Policastro il 24 aprile 1974. Testimone di giustizia, decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno, Carlo Cosco. Per tale ragione viene sottoposta a protezione dal 2002, trasferendosi a Campobasso con la figlia Denise. Il 7 maggio 1996, soprattutto grazie alla sua collaborazione, i carabinieri di Milano arrestano Floriano Garofalo, fratello di Lea, uno dei boss di Petilia.

Il 5 maggio 2009, si presenta un tecnico per riparare la lavatrice nella casa di Lea: non è un idraulico, ma Massimo Sabatino, 37enne sicario del clan. La testimone di giustizia riesce a fuggire, ma non evita la morte il 24 novembre dello stesso anno, quando Cosco attirò l’ex compagna a Milano, conducendola in un appartamento che si era fatto prestare; in quel momento viene uccisa. 

Leggi anche 

Tag
Back to top button
Close
Close